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Ciro De Cesare: “La Salernitana può dare filo da torcere a qualunque avversario”

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Intervista al Toro di Mariconda, Ciro De Cesare. In qualità di doppio ex della prossima sfida al “Bentegodi”, ecco le opinioni dell’ex attaccante, tra le altre, di Salernitana e Chievo.

Ciro De Cesare, “il Toro di Mariconda”

Nel suo cuore la Salernitana, nel suo passato il ChievoVerona. Ciro De Cesare è, ancora oggi, piacevolmente ricordato in entrambe le piazze in cui ha giocato nel corso della sua lunga carriera da calciatore. Fisico imponente, con un piede destro magico, l’ex attaccante salernitano ha vissuto, probabilmente, le sue migliori stagioni quando ha indossato le maglie delle due squadre che, lunedì sera, si troveranno l’una di fronte all’altra nella sfida del “Bentegodi”. Salerno, oltre ad essere la sua casa, è la città in cui il Toro ha esordito in Serie B nella stagione ’97-’98. Divenuto ben presto un titolare fisso della Salernitana di Delio Rossi, ha contribuito, con i suoi 5 gol in 30 partite, in maniera determinante alla promozione in Serie A dei granata. Indimenticabile il gol alla Del Piero all’Arechi contro la Reggina, con un tiro a giro dal vertice sinistro dell’area indirizzato all’incrocio sul lato opposto. In tutto, compresa la parentesi Salerno Calcio, il Toro di Mariconda ha collezionato 92 presenze e 17 reti. Con il Chievo, invece, ottene la prima, storica promozione in massima serie del club gialloblù nella stagione 2000-2001, entrando ben presto anche nei cuori dei tifosi clivensi. Raggiunto telefonicamente, ha parlato dello stato attuale delle due sue ex squadre e… delle eventuali prospettive future.

Ciao Ciro. La Salernitana, negli ultimi tempi, sembra non volersi più fermare. A tuo parere potrà continuare a lottare per traguardi ambiziosi e, magari, competere per la promozione diretta?

«Credo proprio di sì, la classifica parla chiaro. Nelle ultime settimane, la Salernitana, oltre ad aver inanellato una serie di risultati utili consecutivi, sembra aver trovato anche la quadra. Ventura è stato bravo ad avere pazienza e perseguire la sua linea di pensiero. Per il Chievo sarà una partita dura perché, allo stato attuale, la Salernitana può battere qualsiasi avversario. Se dovesse mantenere questa continuità di risultati, può ambire tranquillamente alla promozione diretta, anche perché, onestamente, le squadre che attualmente sono davanti in classifica sono alla nostra portata».

Il Chievo, invece, è in calo di prestazioni e risultati. Secondo te potrà comunque reinserirsi nella corsa play-off?

«Sicuramente sì. Il campionato di Serie B è molto lungo e ci sono ancora tante partite da giocare. Il Chievo è partito per vincere, ma non è mai riuscito ad ingranare la marcia, a mio parere, per via dei problemi societari. La Salernitana, dal canto suo, se approccerà alla partita nel migliore dei modi, può approfittare di questo momento di incertezza per allungare ulteriormente in classifica. Una vittoria in terra clivense certamente potrebbe aprire nuovi scenari alla Banda Ventura».

Con l’innesto di Ramzi Aya, Gian Piero Ventura pare abbia trovato la quadra in difesa. In attacco, il partner del sempre più decisivo Milan Djuric sembra ormai essere stabilmente Cedric Gondo. Da esperto in materia di attaccanti, nonché da allenatore, valuti giusta la scelta del mister, oppure opteresti per un’altra soluzione?

«Aya ha dato quel pizzico di sicurezza in più al reparto che sicuramente mancava.  Per quanto riguarda la scelta degli attaccanti titolari sono d’accordo col mister. Djuric si sta dimostrando un calciatore devastante sotto tutti i punti di vista, non solo per i gol. E’ un ragazzo che lavora per la squadra, mentre Gondo è abile ad attaccare gli spazi, per cui credo che sia la coppia migliore. In questo momento, Benevento a parte, a mio parere la Salernitana è una delle squadre più forti del campionato».

Alessio Cerci potrà dare una mano alla squadra nel prossimo futuro?

«Cerci è un calciatore di categoria superiore. Bisogna soltanto capire che tipo di problema non riesce a risolvere, ma ovviamente il compito spetta allo staff tecnico. Sicuramente, viste le sue qualità, potrebbe dare una mano alla squadra nel finale di campionato. E’ un calciatore esperto e che, soprattutto, ha giocato in Nazionale, e questo aspetto non va assolutamente sottovalutato. Se dovesse recuperare le energie fisiche e mentali di un tempo, può essere determinante».

Grazie Ciro. Qual è il tuo pronostico per la gara di lunedì?

«Sono molto fiducioso. Credo che la Salernitana possa fare risultato».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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