É intervenuto in sala stampa al termine del match tra Salernitana e Empoli, l’allenatore dei toscani Davide Nicola.
Nicola: “Contento per i tre punti, ma dobbiamo migliorare”
Salernitana-Empoli termina 1-3 per i toscani. Davide Nicola in quattro gare ha conquistato ben 8 punti. Punti che consentono all’Empoli di uscire dalla zona retrocessione. Salernitana sempre più ultima a quota 13 punti.
Di seguito un estratto della conferenza dell’ex allenatore granata:
«La differenza la fanno sempre i giocatori ma anche gli episodi. La differenza la fa anche un gruppo di lavoro che si sta impegnando tantissimo. Abbiamo iniziato un percorso per uscire dalla zona retrocessione. Il primo tempo è stato ottimo. Nel secondo tempo abbiamo subito la Salernitana, ma siamo stati bravi nel momento in cui i granata hanno pareggiato e non abbiamo voluto strafare. Abbiamo pensato da squadra, quando la Salernitana premeva per vincere, noi siamo stati bravi a sfruttare gli spazi giusti».
«Non è vero che non mi aspettavo il gol della Salernitana. Conosco bene le individualità di questa squadra. I granata sono in forma per quanto riguarda la forma fisica, sono una squadra che arriva molte volte al cross ed è molto brava nelle ripartenze. La qualità della Salernitana è venuta fuori nel secondo tempo e noi stiamo abili a gestire questa esplosione dopo il pareggio. Mi auguro che sia la Salernitana che l’Empoli riescano a raggiungere i propri obiettivi».
«Il cammino è ancora lungo, non abbiamo fatto ancora niente. Per come intendevamo il modo di stare in campo, c’era da lavorare su alcune cose. Non solo migliorare la possibilità di costruire gioco, dovevamo migliorare le due fasi, vorrei che ci fosse più velocità sia quando non abbiamo palla e sia quando abbiamo palla. Abbiamo migliorati alcuni dati e per questo abbiamo conquistato anche qualche risultato».
«Lo sapete meglio di me che io qua son stato davvero bene. Ho sempre apprezzato la passione dei tifosi e la competenza della società. L’affetto non viene cancellato anche se si cambia squadra. Volevamo venire qua adottando una pressione sin da subito su Ochoa, ma c’è riuscito in parte. Non siamo riusciti ad essere tempisti nelle uscite. É arrivato qualche cross di troppo che ci ha trafitto. Non siamo nella condizione per far durare di più il pressing già dal portiere. Sapevo che era dura, per questo sono contento per i ragazzi. Senza falsa retorica, ma non cambia nulla. Io non accetto che una partita faccia dipendere il mio futuro, non siamo all’ultima o alla penultima giornata. C’è da costruire un’identità, si devono accettare situazioni in campi difficili. Attualmente, 21 punti significa retrocessione, quest’anno il livello delle squadre che lottano per salvarsi è molto alto».