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Cittadella-Salernitana: intervista al collega avversario, Diego Zilio

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Come di consueto, insieme al turno di campionato, torna la nostra rubrica riservata all’intervista al collega avversario. Ecco le opinioni del giornalista Diego Zilio in vista della gara di sabato prossimo del “Tombolato” tra CittadellaSalernitana.

Qui Cittadella, intervista al collega avversario Diego Zilio

Sabato prossimo al “Tombolato” si affronteranno due compagini dagli obiettivi pressoché simili, ma dagli umori differenti. Se da una parte troveremo un Cittadella in piena zona play-off, imbattuto da 6 gare e reduce dal buon pareggio ottenuto allo “Scida” di Crotone, dall’altra ci sarà una Salernitana che non sa più vincere. Gli uomini di Ventura, infatti, da un mese e mezzo a questa parte, sembrano aver perso la verve di inizio campionato. Al momento, la Salernitana è fuori dalla zona play-off che, comunque, dista di una sola lunghezza. L’obiettivo della Banda Ventura è quello di ritornare a fare punti in trasferta dopo ben 4 sconfitte consecutive lontano dalle mura amiche. Al contempo, i granata veneti attenderanno i granata con l’obiettivo di avvicinarsi ulteriormente alla zona promozione diretta.

In vista della sfida tra le due compagini granata, nella rubrica riservata al collega avversario, abbiamo intervistato Diego Zilio, giornalista de Il Mattino di Padova. Queste le domande rivolte dal nostro capo redattore, Lino Grimaldi Avino:

Ciao collega. Qual è il precedente che ti regala maggiori suggestioni?

«Sebbene gli ultimi precedenti sorridano tutti, o quasi, al Cittadella, senza dubbio il precedente più emozionante tra le due squadre è il pirotecnico 4-4 del settembre 2001, quando si affrontarono il Cittadella di Glerean e la Salernitana di Zeman. Due tecnici che, già di per sé, sono garanzia di spettacolo e che in quell’occasione diedero il meglio».

Il Cittadella continua ad essere un serbatoio di talenti, merito dell’ottimo lavoro di Venturato. L’arrivo di Luppi rispetta questa linea in qualche modo?

«Oltre all’ottimo lavoro di Venturato, è giusto citare anche quello del direttore sportivo Stefano Marchetti, abilissimo a scovare giovani talenti non ancora affermati che a Cittadella trovano una vera e propria rampa di lancio. Luppi, come pure Perticone, sono un discorso a parte. A mio avviso, infatti, sono stati ingaggiati nelle ultime ore di mercato per inserire esperienza in una rosa molto giovane, composta prevalentemente da calciatori di serie C o addirittura di serie inferiori, che avevano bisogno di figure di riferimento all’interno dello spogliatoio. Ad ogni modo, Luppi rappresentava una scommessa di Marchetti dopo un paio d’anni in chiaro-scuro e che, di conseguenza, aveva bisogno di rilancio. Le sue qualità tecnico-tattiche non le scopriamo certo adesso. Il Cittadella ha iniziato male la stagione per via degli strascichi derivanti dalla finale play-off persa lo scorso anno al Bentegodi e, probabilmente, anche dall’inesperienza di alcuni giovani che avevano bisogno di ambientarsi nella nuova realtà della serie B. L’inserimento di Luppi e Perticone è stato un toccasana per tutto il gruppo».

La Salernitana si nasconde dietro un dito, il silenzio stampa. Una pratica che limita il diritto di cronaca.

«Trovo assurdo che una pratica come il silenzio stampa venga ancora attuata, specie in un’epoca ipermediaticizzata come quella in cui ci troviamo adesso. Se i media, i giornali, le radio e le Tv offrono un apporto importante in termini di informazione, sarebbe d’uopo che dall’altra parte ci fosse collaborazione e, soprattutto, trasparenza». 

Chi toglieresti alla Salernitana sabato?

«C’è un di nome di cui forse non si parla adeguatamente, ed è quello di Akpa Akpro. Un calciatore che non ha avuto una carriera adeguata alle sue qualità, al netto dei frequenti problemi fisici che lo hanno spesso condizionato. La sua qualità migliore è la duttilità. Può agire, infatti, sia da frangiflutti davanti alla difesa che da metronomo per far partire l’azione. Senza dubbio, nella gara di sabato, alla Salernitana toglierei lui».

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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