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Ciaramitaro: “La tifoseria della Salernitana ha pochi eguali in Italia”

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Intervista a Maurizio Ciaramitaro, doppio ex centrocampista di Salernitana e Trapani, oggi dirigente sportivo. Ex calciatore, visti i trascorsi in carriera, con il granata nel sangue.

Intervista al doppio ex Maurizio Ciaramitaro

Altro giro, altro doppio ex sulle pagine di Salernosport24. Questa volta, tocca a Maurizio Ciaramitaro, ex centrocampista di Salernitana e, soprattutto, Trapani. Nativo di Palermo, cresce nelle giovanili della compagine rosanero. Nel 2002 viene girato in prestito prima all’Avellino e poi al Livorno, in Serie B. In Toscana, in due stagioni colleziona 42 presenze, contribuendo alla promozione in Serie A degli amaranto. Nel 2004, invece, si trasferisce ancora in prestito al Cesena, dove in due stagioni totalizza 70 presenze e 11 reti. In Romagna, probabilmente, vive le sue migliori stagioni, sia in termini di realizzazioni e sia di prestazioni. Nella stagione 2006-2007, dopo il debutto in massima serie con la maglia del Parma, torna finalmente al Palermo nella sessione di gennaio, collezionando 6 presenze complessive.

Di lì, una lunga trafila tra i cadetti con le maglie di Chievo, Salernitana (per soli 6 mesi), Modena e Vicenza, intervallata dall’esperienza in Svizzera al Bellinzona. Nel 2013, poi, il passaggio al Trapani, dove rimane per 4 anni contribuendo in più occasioni alla salvezza dei siciliani e sfiorando, con Serse Cosmi in panchina, la massima serie persa nella finale play-off contro il Pescara. Nel 2017, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha intrapreso la carriera dirigenziale proprio tra le fila dei granata siciliani.

Intervistato dal nostro capo-redattore, Lino Grimaldi Avino, ha parlato dei momenti attuali vissuti dalle sue due ex squadre.

Ciao Maurizio. Il Trapani è in una situazione di classifica davvero complicata, mentre la Salernitana continua a scalare posizioni. Quali delle due potrebbe essere più vicina a centrare l’obiettivo per caratteristiche interne alla squadra?

«Per quanto riguarda la Salernitana, non mi meraviglia affatto che gli uomini di Ventura si trovino in una posizione di classifica così importante. Credo che con la mentalità giusta e grazie alla spinta del pubblico si possano centrare tutti gli obiettivi possibili. Ho avuto la fortuna, anche se per poco tempo, di giocare di fronte ad una tifoseria che ha pochi eguali in Italia. La Salernitana ha una rosa competitiva e un grande allenatore, e ha tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine. A Trapani, probabilmente, sono state fatte delle scelte sbagliate ad inizio stagione che ora stanno pagando. Ultimamente, comunque, la squadra sembra aver trovato la propria identità grazie a mister Castori, che è un altro allenatore importante per la categoria. Hanno trovato un’organizzazione di gioco che gli permette di essere squadra. Sono due squadra che, fondamentalmente, sono in salute, per cui credo che possa venirne fuori una bella partita».

In entrambe le situazioni sembra essere in panchina l’asso nella manica. Chi preferisci tra Ventura e Castori?

«Ventura non ha bisogno di presentazioni. La Nazionale, a mio parere, lo ha danneggiato in maniera eccessiva. E’ un grande allenatore e non ha bisogno di dimostrare nulla a nessuno. Castori, per me, è un padre calcistico. Prima di essere un grande allenatore è un grande uomo, che difficilmente trovi nel mondo del calcio. E’ una persona che, se segui, può darti veramente tanto. Il suo compito attuale non è facile, ma certamente potrebbe portarlo a termine solo uno come lui».

Djuric è nella sua migliore stagione in carriera. Di solito, quando gli astri coincidono, si possono realizzare grandi cose. Da fuori come vedi la Salernitana, soprattutto dopo la grande prestazione fatta a Benevento?

«Credo che Milan sia un giocatore che, per le sue qualità fisiche, tecniche e soprattutto umane, abbia perso troppo tempo. Per quanto mi riguarda, potrebbe giocare stabilmente in massima serie senza problemi. Spero che questo sia l’anno della sua consacrazione, che possa proiettarlo verso la Serie A che merita tanto. L’ambiente, comunque, lo sta aiutando molto e lui sta dimostrando tutto il suo valore».


Il video saluto di Maurizio Ciaramitaro ai tifosi granata

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Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino
Lino Grimaldi Avino, giornalista, editore e scrittore. Ha lavorato presso Cronache di Salerno, TuttoSalernitana, Granatissimi ed è direttore di SalernoSport24. Alla radio ha lavorato presso Radio Alfa, e attualmente conduce due programmi sportivi a RCS75 - Radio Castelluccio, Destinazione Sport e Destinazione Arechi. Ha pubblicato due libri: Angusti Corridoi (2012) con la casa editrice Ripostes, e La vita allo specchio - Introspettiva (2020) con la Saggese Editori, con prefazione dello scrittore Amleto de Silva.

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