Alessandro Bastrini: “Impossibile dimenticare i tifosi granata”
Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, classe ’87, difensore centrale di tutto rispetto. Con la Salernitana vive la sfortunata esperienza della stagione 2009-10 terminata con la retrocessione dei campani vittima di una società praticamente assente. In maglia granata registra 23 presenze. Successivamente per lui esperienze con Vicenza, Novara, Cagliari e Ternana. Nella Cremonese arriva nel 2017 con cui timbrerà quattro presenze. Gentile e disponibile, stiamo parlando di Alessandro Bastrini…
Ciao Alessandro, grazie innanzitutto della tua disponibilità. La prima domanda, il ricordo più bello e quello meno bello durante il periodo a Salerno?
“L’unico ricordo, il più bello, di quella stagione resta la tifoseria che c’era, sempre, anche se andavamo male c’era sempre gente e non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno”.
Cosa non ha funzionato in quell’annata?
“In quell’annata non ha funzionato la società in generale. Un presidente veramente “ridicolo” che ha rovinato una squadra forte. Basta leggere i nomi dei giocatori che c’erano. Purtroppo quando la società non ti supporta è difficile fare bene. A volte non sapevamo nemmeno dove allenarci”.
Il rapporto, quindi, presidente-giocatori era davvero ai minimi termini?
“Il rapporto con il presidente non esisteva proprio! Non ci ha quasi mai pagato, e non lo vedevamo mai”.
Tre allenatori in una stagione (Brini-Cari-Grassadonia) e tre idee diverse. Chi meritava di più?
“Tra gli allenatori posso dire che Grassadonia era quello con il quale mi sono trovato meglio, e lo dimostra il fatto che sta facendo bene la sua carriera e sta allenando comunque una grande squadra”.
C’è qualcuno tra i vecchi compagni di squadra con cui ti senti ancora?
“Con i vecchi compagni non mi sento più con nessuno, ogni tanto sento Rino Iuliano, grande persona e grande uomo. Sento anche Ciro Polito che mi ha chiamato qualche volta per andare alla Juve Stabia”.
Segui ancora la Salernitana?
“La Salernitana la seguo sempre perché lì ci gioca il mio migliore amico. Siamo cresciuti insieme e siamo come fratelli. Sto parlando di Alessandro Bernardini. Poi c’è anche un altro amico e grande giocatore, Romano Perticone, sicuramente un grande acquisto”.
Dove può arrivare quest’anno la squadra secondo te?
“Quest’anno può fare molto bene e cercare di raggiungere la Serie A. Adesso che rientra pure il “Berna” sicuramente, soprattutto in difesa, si rafforzano ancora di più”.
Prossima partita, con la Cremonese, squadra in cui hai militato, cosa dobbiamo aspettarci?
“La Cremonese è una squadra forte ed esperta, sicuramente sarà una bellissima partita”.
Il tuo periodo a Cremona…
“A Cremona ci sono stato poco. Sono arrivato a gennaio, abbiamo vinto il campionato e poi sono andato a Reggio dove sarei dovuto restare. Peccato che sia fallita”.
La tua ultima esperienza, appunto, si chiama Reggiana, ora fallita e rifondata. Che calcio è questo di oggi in cui realtà storiche falliscono?
“Purtroppo oggi falliscono tante squadre. Molte spendono tanto per poter salire di categoria senza guardare il bilancio. Il calcio è molto il calo a livello economico e spero per i giovani che si affacciano adesso che torni su il prima possibile”.
Un tuo parere sulla B a 19 squadre…
“La B a 19? Stanno facendo una porcata! Hanno cambiato le regole senza poterlo fare… è lo specchio di com’è l’Italia in questo momento, purtroppo…”
Alessandro oggi e progetti futuri?
“Per ora sono in attesa. Ho appena fatto la rescissione con la Cremonese. Ho avuto dei contatti con squadre di Lega Pro ma ho preferito aspettare”.
Grazie mille Alessandro della tua disponibilità e in bocca al lupo per tutto!
“Ciao e grazie a voi, è stato un piacere, un saluto!”.