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Ferrarese: “Gregucci è l’uomo giusto per tornare a correre”

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 Il centrocampista veronese che sogna di diventare direttore sportivo della Salernitana ci svela i pregi del nuovo tecnico dei granata

In attesa del calcio giocato ed in attesa di colpi o meno di mercato, abbiamo pensato di fare due chiacchiere con ex calciatori della Salernitana che hanno avuto come allenatore il nuovo tecnico Gregucci. Noi di SalernoSport24 oggi vi raccontiamo della chiacchierata con un calciatore che è rimasto nei cuori di molti. Parliamo di Claudio Ferrarese, oggi ds, che a distanza di anni ama ancora visceralmente i colori granata e… buona lettura.

 

La Salernitana aveva iniziato bene per poi avere un calo. Ti aspettavi al giro di boa questa posizione in classifica?

“Si è vero, la Salernitana era partita abbastanza bene, poi ha avuto un grosso calo. Sono convinto che con l’arrivo di Angelo questa squadra risalirà la china. Sono convintissimo di questo conoscendo il mister e il suo modo di lavorare. Ci vuole tempo però, serve lasciarlo lavorare. Sono convinto che per i valori della squadra e per quello che è il campionato la Salernitana meriti di più e possa fare molto di più rispetto a ciò che ha espresso fino ad ora”.

Un mercato estivo che faceva presagire altro eppure calciatori come Jallow, Djuric e Di Gennaro hanno fino ad ora deluso le aspettative. Problemi sono di ambientamento, visto la piazza calda quale quella granata, che tu conosci bene, o solo tecnici?

“Effettivamente questi giocatori non hanno reso per le aspettative che si avevano. Chiaro che giocare a Salerno non è come giocare a Cesena o in certe altre piazze. Io che ho giocato a Salerno so cosa vuol dire giocare all’Arechi e il peso che ha quella maglia… i tifosi, la stampa e tutto ciò che gira intorno. Salerno la reputo una piazza davvero importante e bisogna essere fisicamente e mentalmente al top per fare le cose al meglio”.

Cambio tecnico secondo te giusto?

“Non sempre la colpa è solo dell’allenatore ma vanno suddivise su tutti e con tutti. Penso che se alcuni calciatori non hanno reso è anche un loro problema e dovrebbero farsi un esame di coscienza e pensare a dare qualcosa in più. Dovrebbero tutti cercare di aiutarsi e cercare di capire come mai si è reso meno delle aspettative. Adesso toccherà a mister Gregucci cercare di capire, di coinvolgerli di più e di farli rendere di più. Non so come sia andata con Colantuono e che problemi abbia avuto la squadra e i problemi dei singoli calciatori ma, ripeto, la colpa non è mai solo del tecnico. Fatto è che il cambio è stato giusto perché la Salernitana di Colantuono non ha fatto bene, non ha fatto ciò che ci si aspettava e il cambio ci voleva per dare anche una scossa e qualcosa di più all’ambiente”.

Conosci mister Gregucci…può essere l’uomo giusto?

“Per me Gregucci è l’uomo giusto perché ha capacità importanti ed è uno degli allenatori più bravi che ho avuto nella mia carriera. Anzi ti dico che per me lui meritava fino ad ora molto di più come tecnico e spero che Salerno possa dargli veramente tanto perché lo merita e con lui sono sicuro la Salernitana tornerà a correre”.

Lo hai avuto come allenatore, quali sono le sue caratteristiche principali?

“Organizzazione di gioco soprattutto della linea difensiva. Lui poi è uno che riesce a tirare fuori dai calciatori il 150% e te lo dico per l’esperienza che ho avuto con lui a Salerno. Pensa che otto undicesimi di quella squadra, compreso il sottoscritto, è andato in A, quindi si capisce bene il lavoro che ha fatto Gregucci alla Salernitana in quell’anno. E’ un tecnico molto preparato ed è una persona che sa stare con i giocatori, sa farsi voler bene ed è uno che non lascia nulla al caso”.

Quali saranno, conoscendo il suo modo di far giocare la squadra, gli uomini più giusti?

“Non è uno che si lascia condizionare da nulla. Per lui chi merita gioca. Non avrà nessuno in particolare come cardine della squadra perché per lui tutti i giocatori sono importanti. Chiaro che nel suo scacchiere i giocatori di fantasia possono essere determinanti. Io spero riesca a recuperare gli attaccanti che sono quelli che hanno fatto più fatica nel contesto fino ad ora”.

Siamo nel mercato invernale e tanti nomi accostati… Ce n’è qualcuno che potrebbe far cambiare rotta alla compagine granata o come dice il direttore sportivo Fabiani non serve smantellare e bisogna dare fiducia a questa rosa?

“Non conosco i nomi accostati alla Salernitana e non sono il DS. Se lo fossi cercherei di capire quali giocatori, considerando la piazza, siano meritevoli di giocare all’Arechi e vestire quella maglia. So solo che quando arrivi a giocare nella Salernitana o ci sei o fai molta fatica. Non è da tutti giocare in quello stadio e con quella casacca indosso. Io ho avuto l’opportunità di giocarci, orgoglioso di esserci e di indossare la fascia di capitano nell’ultimo mese di permanenza. Salerno è unica, non c’è nulla da fare o da dire. Anzi una cosa da dire si… Il mio sogno è quello di essere, un giorno, direttore sportivo della Salernitana”.

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