HomeEsclusiveMirko Ronchi: "Il calore di Salerno è impressionante"
spot_img

Mirko Ronchi: “Il calore di Salerno è impressionante”

spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img

Mirko Ronchi: “Il calore di Salerno è impressionante”

Cresce nelle giovanili del Chievo e subito si fa notare da un Parma che stava attuando una buona opera di scout, sia a livello giovanile che in prima squadra. Passa, poi, all’Ascoli prima di approdare in maglia granata dove resterà per due stagioni. Dopo il granata, esperienze col Chieti e con la Lucchese… poi la “svolta” e si vola negli USA. Abbiamo fatto qualche domanda al portiere Mirko Ronchi, dove negli Stati Uniti sta vivendo una nuova esperienza tra calcio e studi…

Ciao Mirko e grazie della tua disponibilità. Iniziamo subito con il ricordo più bello e quello meno bello durante l’esperienza granata…

“Il ricordo più bello è stato indubbiamente la vittoria del campionato, il calore della gente ogni settimana allo stadio, l’aria del tifo in città. Poi la squadra era composta da un gruppo fantastico! Il ricordo meno bello è stato il mancato esordio alla prima di B con l’Avellino: era una settimana molto particolare e quando il sabato mattina mi è stato riferito che non avrei giocato dopo che tutta la settimana ero stato dato titolare (visto che Strakosha era in nazionale) e in preparazione avevo dato tutto è stata una gran delusione! Anche perché penso che avrei potuto dare molto alla squadra”.

Con chi hai legato di più e con chi sei rimasto ancora in contatto?

“Al tempo avevo legato molto con tutti! I più esperti come Bianchi e Pestrin mi conoscevano già da Ascoli e sono state due persone a cui devo molto per la mia crescita sia dal punto di vista mentale che tecnico. Fuori dal campo avevo legato con Gabionetta e Russo (i quali sento ancora per messaggio) e il secondo anno con Strakosha”.

Segui ancora la Salernitana?

“Seguo ancora la Salernitana, ovviamente, e come dicono a Salerno “granata è una malattia non è un color” e sinceramente sono rimasto molto attaccato alla città e a quella maglia”.

La tua ultima esperienza…

“La mia ultima esperienza in Italia è stata con la Lucchese dopo una parentesi a Chieti. A Chieti mi ero rimesso in gioco e avevo ripreso la confidenza che mi serviva quindi a gennaio sono tornato in Lega Pro però purtroppo mi sono trovato in una situazione dove non c’erano le condizioni per dimostrare ciò che realmente valevo”.

Mirko oggi, so che sei negli USA, raccontaci un po’ la tua esperienza…

“Qui ho deciso di dare un cambio netto decidendo di venire negli Stati Uniti, sinceramente ero stufo di vivere ogni stagione le stesse dinamiche. Qua ho l’opportunità di continuare i miei studi, mi dovrei laureare in psicologia a dicembre, e venendo a giocare qua sono riuscito a trovare la condizione fisica e il minutaggio che mi serviva per riacquistare fiducia in campo. L’esperienza negli Stati Uniti mi sta servendo molto, mi sta aprendo strade sia dal punto di visto sportivo che dal punto di vista umano. I vantaggi sono molti, ad esempio riesco a studiare e allenarmi senza toglier tempo a nessuno dei due aspetti e soprattutto rispetto all’Italia trovo un altro tipo di mentalità, che tende a premiare di più la perseveranza e la voglia di arrivare piuttosto che altri fattori”.

C’è un “metodo” particolare che utilizzano negli USA per quanto riguarda il rapporto scuola (studio) e sport?

“Qua i college sono come grandi polisportive, all’interno del campus tu hai tante opportunità come i campi da calcio, tennis, football americano, baseball e infermeria o palestra e ti vengono offerte borse di studio per meriti sportivi ma ovviamente per non perderle devi mantenere certi risultati accademici. Questa cosa aiuta molto, avendo tutto nello stesso posto, la mattina tu puoi seguire i corsi e il pomeriggio spostarti al campo e verso sera solitamente dopo allenamento ci sono sessioni con la squadra di pesi o stretching a seconda del carico di lavoro e delle partite”.

Ti piacerebbe, un giorno, ritornare in Italia?

“Un giorno sì, penso di avere ancora un conto aperto col calcio in Italia e soprattutto amo il mio paese. Ovviamente però dipenderà da che occasioni mi si presenteranno in futuro”.

Mirko grazie mille davvero del tempo concesso, ti lasciamo ai tuoi studi e ai tuoi allenamenti. In bocca al lupo per tutto!

“Ciao e grazie a te, è sempre bello ricordare i bei momenti come quelli passati a Salerno!”.

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari