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Vincenzo Torrente: “La Salernitana può giocarsi la serie A…”

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Il mister salernitano Vincenzo Torrente parla della “sua” Salernitana e di quella che attualmente vede in tv da tifoso

E’ stato il primo allenatore della nuova serie B granata. Il salernitano Vincenzo Torrente però ha dovuto fare i conti con una stagione non molto fortunata sotto l’aspetto fisico per tante pedine dello scacchiere messo a sua disposizione dal ds Fabiani. Un problema che sicuramente ha influenzato l’intera prima stagione cadetta della Salernitana, nonché la sua permanenza alla guida della squadra. Ma nonostante l’esonero il mister di Cetara resta legato ai colori di origine e non si tira indietro nel commentare con noi di SalernoSport24 i momenti vissuti in granata e ciò che è il presente granata.

Salve mister. La prossima partita vede di fronte due sue vecchie conoscenze. La Salernitana e la Cremonese. Che ricordi ha, oggi, di queste esperienze?

“Salve a tutti. Posso dirti che sono due esperienze positive al di là di come sono finite. Ma è quello che può accadere durante un percorso sportivo di ogni allenatore. Dispiace ovviamente, quando un percorso è soddisfacente come a Cremona, visto che eravamo al quarto posto, e dispiace a Salerno perché ero nella squadra della mia città. Ma non porto rancore a nessuno per come si sono interrotte”.

Andando più nello specifico della sua panchina granata. La Salernitana aveva iniziato bene, cosa è poi accaduto?

“L’obiettivo della Salernitana al primo anno di serie B era la salvezza e non eravamo lontani dall’ottenerla. Purtroppo quello fu un anno difficile soprattutto per gli infortuni che vi sono stati. Giocare otto partite senza difensori centrali non era semplice, più mettiamoci le varie e troppe espulsioni che prendevamo e giocatori come Coda e Donnarumma condizionati da scarsa condizione o problemi fisici. Certo a gennaio la società corse ai ripari prendendo ad esempio Bernardini, ma anche lui veniva da problemi di condizione e quindi c’è voluto un po’ di tempo per entrare in condizione. La società in quel momento fece una scelta diversa richiamando il mister della promozione. Certo fu per me un grande dispiacere perché ci tenevo davvero tanto a fare bene da salernitano nella Salernitana ma, come dice un grande allenatore come Allegri: contano i risultati al di là del gioco espresso. Avevamo iniziato bene. Fu una grande soddisfazione iniziare il mio percorso in granata con la vittoria di un derby. Ricordo una bellissima prestazione della mia squadra e quindi meritammo di vincere quella gara. E penso che non meritavamo di perdere al ritorno. Ricordo la cornice di pubblico quel giorno… Fu davvero emozionante regalare quella gioia ai nostri tifosi. Avevamo iniziato bene anche con un buon pre campionato e buone prestazioni in Coppa Italia. Poi, come già detto, infortuni etc sicuramente  condizionarono il prosieguo del campionato. Nonostante cambiai qualcosa a livello tattico, scegliendo un altro sistema di gioco, le cose non miglioravano e la società ritenne opportuno cambiare l’allenatore”.

E della Salernitana attuale cosa pensa?

“Penso che questo in corso è un anno importante, essendo quello del centenario, e la società lo sa bene. Anche quando c’ero io l’obiettivo era non solo la salvezza ma migliorare di anno in anno e alzare l’asticella. Quest’anno penso la Salernitana sia una squadra competitiva e ci sono tutte le premesse per fare un campionato di vertice. L’allenatore è esperto e conosce bene la categoria. Ha nelle mani una rosa ampia e di qualità in ogni reparto. Serve solo un po’ di tempo per amalgamare tutti e per far trovare la condizione fisica ottimale a vari giocatori che son stati fermi come ad esempio Di Gennaro. Un giocatore come lui e dalle sue qualità è sicuramente un’arma in più, ma serve tempo e serve anche il sostegno dei tifosi. Poi la Salernitana ha un attacco molto forte e ottimi singoli in ogni reparto. Bisogna solo pazientare visto che siamo all’inizio e verranno fuori le qualità dei singoli. Se ci si può permettere di tenere fuori un giocatore come Bellomo, che è tecnicamente forte, ha grande esperienza e può ricoprire tanti ruoli del centrocampo, e una giovane promessa come Orlando, significa solo che chi gioca è ancora più forte. E poi ricordiamoci anche che ha un giocatore come Odjer che ho allenato ed anzi anche valorizzato, un merito almeno fatemelo prendere. Ha dato anche un grosso contributo nella vittoria contro il Verona”.

Quindi la lotta per i vertici fra quali formazioni sarà?

“Il campionato cadetto, anche se ci sono partite in meno ora, è comunque lungo e difficile. Per fare bene bisogna trovare la continuità nei risultati e la Salernitana, a parte la battuta d’arresto contro il Benevento, sta dimostrando di poter vincere anche con la prima in classifica. I granata possono lottare con le retrocesse per un posto ai vertici ed anche con la stessa Cremonese che ha grosse potenzialità nonché  allenatore esperto ed una squadra fisica e con esperienza. Lo stesso Cittadella migliora anno dopo anno e può dare molto fastidio per la lotta alla promozione”.

Una parte del pubblico di Salerno però non crede nella reale voglia della società di arrivare in massima serie

“Il pubblico di Salerno può dare tanto come sempre alla sua squadra ma deve anche fermarsi a riflettere e capire che dietro vi è una società forte ed ambiziosa, che ha interessi ad arrivare più in alto possibile e che il “non volere andare in A” sono solo chiacchiere da bar. C’è la Lazio è vero ma le soluzioni si trovano”.

Quindi ricapitolando questo è l’anno buono per sognare?

“Si può sognare, ma non lo dico da tifoso, ma bensì da addetto ai lavori. La Salernitana può giocarsi la lotta alla serie A con chiunque”.

Cremonese-Salernitana, che partita si aspetta?

“Come detto prima sono due squadri forti. La Cremonese ha solo il vantaggio di giocare in casa. Per me sarà una gara molto equilibrata ed aperta ad ogni risultato finale. La differenza alla fine può farla una singola giocata. I granata arrivano da una vittoria importante che potrebbe creare quella mentalità vincente che serve per affrontare la gara ed il prosieguo del campionato”.

Futuro di Torrente?

“Momentaneamente sono fermo quindi mi godo il calcio da spettatore. Attendo la mia occasione e spero di poter rientrare nel mondo del calcio perché starne fuori mi dispiace”.

Noi auguriamo al mister di poter tornare a fare ciò che ama, ossia allenare.

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