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HomeSportBASKETUn anno nel cuore di Scafati: il 2024 tra gioie e delusioni
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Un anno nel cuore di Scafati: il 2024 tra gioie e delusioni

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Il 2024 sta per finire ed è ormai il momento di tirare le consuete “somme”, e questo vale anche per lo Scafati Basket. La squadra salernitana ha attraversato grandi difficoltà e si è trovata più volta di fronte al cambiamento. Cerchiamo di analizzare queste fasi per dare ai lettori uno sguardo completo sulla squadra salernitana.

Per lo Scafati Basket il 2024 ha portato grandi speranze…

Non saremo così ingenui da riassumere il 2024 in poche battute né saremo così superficiali da utilizzare una serie di vuoti aggettivi per giudicare un intero anno fatto di vittorie, sconfitte, speranze e delusioni. Cercheremo invece di analizzare l’anno solare 2024 scandendo in senso cronologico gli eventi più importanti, o che ci sembrano tali, così da sciogliere quel nodo gordiano cui sembra essere Scafati.

Il 2024 si è aperto con l’arrivo di Matteo Boniciolli sulla panchina gialloblù, subentrato a un dimissionario Pino Sacripanti (per motivi di salute, ndr.). In un’intervista al giornale, lo abbiamo presentato così:

Per chi non vive di Pane e Basket, il nome di Matteo Boniciolli potrebbe risultare uno tra i tanti: allenatore di lungo corso con esperienza in nazionale, vincitore di qualche trofeo (tra cui una EuroCup) e poco altro; d’altra parte, chi lo ha sentito dialogare con la stampa e chi ha osservato le sue squadre in campo, si rende conto della ricchezza che quest’uomo ha dato allo sport.

In quella stessa intervista, egli ci spiegò l’essenza spesso di questo sport, ormai sotto il dominio delle statistiche: «ormai va molto di moda usare le statistiche e parlare solo di quello senza tenere conto che questo è uno sport praticato da uomini, con tutto il loro portato di emozioni, tristezze, frustrazioni e sogni». Questo suo modo di guardare lo sport aveva dato una nuova linfa vitale a Scafati, tanto da portarla a lottare per i play-off. Questo è stato il sogno di Scafati per tutto il 2024!

…e grandi delusioni

Ma i sogni a volte si infrangono davanti alla realtà degli eventi: le ultime settimane della guida Boniciolli, l’addio di David Logan (per un riassunto della telenovela Logan cliccare qui) e i dissapori tra la società e il tecnico – mai smentiti ufficialmente dalle parti – hanno accelerato buttato i sogni di Scafati alle ortiche. A maggio il tecnico è stato accompagnato alla porta dal Presidente – senza alcuna nota di commiato – e ha iniziato una nuova avventura a Torino. Scafati Basket, dopo il sogno play-off, ha dovuto ricominciare da zero.

Il bisogno di ricominciare da zero

In estate l’obiettivo era ricostruire una squadra (e una società) che nel corso della stagione passata sembrava essersi sgretolata partita dopo partita. Tutti i tifosi avevano accolto di buon grado la salvezza, ma con la sensazione di aver perso l’opportunità di vedere la propria squadra ai play-off. A questa sensazione si sommava la delusione nel vedere partire alcuni giocatori cardine della squadra come l’ormai ex capitano Riccardo Rossato o il fenomeno Gentile. Nei roster italiani i matrimoni non durano quasi mai più di qualche anno, ma l’addio in contemporanea di questi validi componenti ha gettato un po’ di sconforto sulla piazza. Nondimeno la dirigenza si è dimostrata subito reattiva a rinnovare la società sia attraverso aggiunte nello staff tecnico sia attraverso nuovi acquisti.

Non andremo a valutare al microscopio gli acquisti estivi poiché sarebbe meglio valutarli al finale di stagione, ma almeno sulla scelta tecnica è giusto spendere due parole. Abbiamo scritto, in un articolo di inizio settembre intitolato “È già crisi per lo Scafati?”:

Sono settimane che diversi quotidiani – cittadini e no – danno eco ad alcune voci di corridoio secondo cui la fiducia verso coach Marcelo Nicola viene meno proprio dal patron di Scafati Longobardi. Noi non abbiamo trovato né conferme né smentite da queste notizie. Ma già il fatto che nessuno si impegni a smentire  rumors del genere ci suggerisce che forse un fondo di verità alla notizia c’è. Secondo la Città di Salerno «Patron Nello Longobardi […] ha notato scarsa preparazione atletica ed intensità all’interno degli allenamenti dopo circa tre settimane di preparazione a porte chiuse» e questo ha portato a contrasti con l’allenatore.

Questo per ricordarci di come i motivi delle dimissioni di Marcelo Nicola siano vive da almeno tre mesi e non sono avvenimenti di due settimane fa. Sta di fatto che, visti i risultati, l’allenatore ha rassegnato le proprie dimissioni a inizio dicembre.

Il nuovo work in progress dello Scafati Basket con Pilot

A sostituire Marcelo Nicola è il suo primo assistente Damiano Pilot. Una scelta azzardata, forse, ma forse adatta al contesto: Pilot ha restaurato una squadra che sembrava a pezzi. Anche la dirigenza ha fatto la sua parte con nuovi acquisti. Dove andrà lo Scafati di Pilot è difficile prevederlo, anche se la squadra sembra conservare tutte le note negative della precedente gestione con i continui black out che decidono spesso la partita a favore degli avversari. Il caso più evidente è la sconfitta con Napoli il 22 dicembre, squadra ch’era ferma a zero punti. Aspettiamo il 2025.

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Daniele Alfano
Daniele Alfano
Laureato in Scienze storiche.
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