sabato 04 05 24
spot_img
HomeCalcioPaganese: chiuso il calciomercato degli azzurrostellati. La parola passa al campo
spot_img

Paganese: chiuso il calciomercato degli azzurrostellati. La parola passa al campo

spot_imgspot_img

Si è chiuso nella giornata di ieri il calciomercato di Serie C, in particolare per la Paganese che è stata una delle società più attive.

Paganese: le parole dei colleghi sul mercato azzurrostellato

È terminata nella giornata di ieri la sessione di calciomercato invernale 2021-2022. Una delle società più attive sul mercato è stata la Paganese. Gli azzurrostellati hanno chiuso la sessione di calciomercato con 9 acquisti e 8 cessioni. Sono arrivati in quel di Pagani giocatori giovani ma esperti della categoria come: Konatè, Bensaja e De Santis (già con un passato a Pagani) ma sono arrivati anche calciatori dalle buone prospettive come: Brogni e Avodagri provenienti dal settore giovanile dell’Atalanta, di Celesia arrivato dopo l’esperienza al Torino e all’Alessandria e Tommasini arrivato in prestito dal Pisa.

Sono però andati via tanti calciatori d’esperienza, sdoganando il lavoro fatto in estate dal DS D’Eboli. Infatti, sono andati via: Schiavi che ha deciso di continuare la sua carriera in quel di Malta, si sono svincolati invece in ricerca attualmente di una squadra: Vitiello, Pica, Bianchi, Viti e Piovaccari (passato al Messina da pochi minuti). Quest’ultimo però ha suscitato vari mugugni nell’ambiente azzurrostellato.

Sono rimasti alla Paganese il capitano Gigi Castaldo, che ha giurato fedeltà ai colori azzurrostellati nonostante le varie voci che lo vedevano lontano da Pagani. È rimasto anche Murolo che farà da chioccia alla nuova o quasi retroguardia difensiva azzurrostellata. Da considerare l’acquisto già in casa di Abou Diop che è tornato all’attività agonistica dopo alcuni mesi che l’hanno tenuto lontano dal campo di gioco.

Unici nei di questo mercato sono le mancate cessioni di Marco Schiavino e di Antonio Zito che, quasi sicuramente non faranno più parte del progetto azzurrostellato e sulla situazione che vede protagonista Alessandro Curci, tesserato pochi giorni fa ma svincolatosi nella giornata di ieri.

Abbiamo chiesto ad alcuni colleghi alcune considerazioni sull’operato della Paganese in questo mercato invernale, ecco le loro parole:

Gianmarco Amato, SportCampania.it:

«Il mercato della Paganese è stato, a mio avviso, molto oculato, dato che gli obiettivi erano ringiovanire la rosa e rimanere competitivi. Seguendo queste due caratteristiche direi che gli innesti sono stati giusti, partendo già dal reparto difensivo dove sono arrivati Konatè ,De Santis e Celesia; tre profili giovani ed importanti per la categoria e che fanno al caso di mister Grassadonia, dato che Schiavi e Bianchi sono andati via.

A centrocampo sono arrivati Bensaja, Brogni e Martorelli, con gli ultimi due che secondo me sulle fasce potranno essere protagonisti in questa seconda parte di stagione. In attacco, invece, i colpi più importanti dal mio punto di vista sono stati la permanenza di Castaldo ed il ritorno di Diop, che già ad inizio stagione hanno dimostrato di essere una grande coppia d’attacco; Tommasini è un profilo interessante che comunque potrà dire la sua dato che Piovaccari è andato via e quindi avrà minutaggio. È stato un mercato difficile ma che il direttore ha saputo gestire, trattenendo non solo Castaldo, ma anche Tissone, ed ha saputo puntellare la rosa con dei profili giovani, ma di qualità». VOTO: 7

Stefano Sica, CampaniaSoccer.com

«È stato rispettato quasi totalmente l’imperativo di far partire gli elementi non più utili al progetto, eccetto Zito e Schiavino, surrogandoli con tasselli che hanno consentito almeno numericamente di mettere a posto la rosa.

Molti sono giovani e tutti da valutare, ma i primi riscontri per alcuni sono positivi (vedi Martorelli o Tommasini). Non solo, sono tornati alcuni elementi di sicura affidabilità come Bensaja e De Santis (il primo può assicurare le due fasi). Insomma, pur nello svecchiamento e nella spending review, il giusto mix tra esperti e giovani c’è. Non vado oltre il 6 pieno per due motivi: i casi Piovaccari e Curci. Errore a mio avviso privarsi del primo, per qualità e soprattutto la professionalità in questa breve esperienza a Pagani. Scelta ispirata dal tecnico ma che priva la Paganese di un giocatore molto amato dai tifosi che, non a caso, anche sui social stanno mostrando la loro contrarietà a questa operazione. Una soluzione tra le parti andava trovata, anche se col recupero di Diop il reparto appare completo». VOTO: 6

Simone Salsano, ZeroaZero.net

«Grassadonia aveva preannunciato l’inizio di un nuovo percorso e la società ha dimostrato perfetta sintonia con le sue parole.
Bene l’innesto Konate e il ritorno di Bensaja, ma i colpi più interessanti potrebbero essere i giovani Brogni e Celesia.
In attacco Tommasini è un’incognita da valutare, soprattutto vista la partenza pesante di Piovaccari. Resta però il merito di aver mantenuto Castaldo, parte salda del progetto Paganese». VOTO 7

Gerardo De Prisco, La Città

«L’obiettivo prefissato è stato rispettato. L’età media della rosa è stata abbassata come voleva il direttore D’Eboli. Ovviamente, questo sfoltimento è una resa ai tanti acquisti d’esperienza fatti in estate. Si è fatto un sacrificio per ruolo. Sono andati via: Schiavi, Vitiello e Piovaccari ma sono rimasti uomini esperti come: Murolo, Tissone e Castaldo. La difesa è quel reparto che è stato potenziato visto che, era quello con più difficoltà, infatti sono arrivati uomini come: De Santis, Celesia e Konatè.

Per quanto riguarda il centrocampo, l’unico neo è quello di non aver acquistato un centrocampista under che possa dare il cambio a Cretella ed è qui che salgono i rimpianti per non aver trattenuto Gaeta. Sono arrivati Martorelli e Brogni sugli esterni ed andranno a creare un dualismo che Grassadonia ha più volte invocato. Nella giornata di ieri, inoltre è arrivato Bensaja che è il sostituto di Tissone. In avanti è arrivato Tommasini dal Pisa che dovrebbe essere un uomo più funzionale rispetto a Piovaccari andato via per scelta tecnica. Per me il voto è 6,5 ma ti avrei detto 7 ma la confusione finale avuta su Curci e le mancate cessioni di Schiavino e Zito fanno abbassare il voto». VOTO: 6,5

spot_img
spot_img
spot_img
Ugo D'Amico
Ugo D'Amico
Classe 1996, giornalista pubblicista dal 2022 e prossimo alla laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nato praticamente con una palla tra i piedi, ma vista la scarsa qualità il sogno ora è di raccontare le mille emozioni che regala quel magico prato verde. Sono cresciuto seguendo le gesta di: Del Piero, Buffon, Ronaldo, Messi e tanti altri. Appassionato di calcio locale, passione che permette di capire a 360° le innumerevoli sfaccettature che sono presenti in questo fantastico mondo.

Notizie popolari