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Milano sfonda nel quarto periodo e impone lo stop a Scafati

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diaUna sfida di lusso, certo, ma anche l’occasione per provare a chiudere la stagione nel migliore dei modi: la Givova Scafati al Forum di Assago per il match con la EA7 Milano.

La cronaca di EA7 Milano-Givova Scafati

Matteo Boniciolli – intervistato da DAZN prima della palla a due – aveva paragonato la sfida della Givova Scafati in casa della EA7 Milano a un’esibizione in un teatro di Broadway. A fine partita, però, brillano soltanto le stelle dei campioni d’Italia che, nonostante qualche patema a cavallo del quarto periodo, hanno battuto i gialloblù per 99-77, riprendendosi anche il primato in LBA in coabitazione con la Germani Brescia, battuta nell’anticipo a Cremona.

Intendiamoci: la Givova ci ha comunque provato, privilegiando soprattutto la circolazione di palla per liberare i tiratori e, in seconda battuta, gli attacchi in contropiede. Tuttavia, la fisicità talvolta debordante del quintetto allenato da Ettore Messina – cui non mancano di certo le alternative, a dispetto delle assenze di Baron, Hall, e Mirotic – ha letteralmente tolto il fiato ai lunghi, che hanno flirtato con il ferro solo in rare occasioni. Come se non bastasse, poi, le palle perse hanno ben presto affossato i salernitani, cui non è bastata una generosa reazione nell’ultimo scorcio nel terzo quarto per arginare l’onda rosso Olimpia.


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I campioni d’Italia sul +11 alla fine del primo tempo

La Givova prova a muovere velocemente il pallone per sorprendere la difesa avversaria: Gamble pesca un raro canestro in area, Robinson punisce dal medio raggio per il momentaneo +4 esterno (2-6), riconfermato poco dopo da un brillante Henry. I campioni d’Italia, però, approfittano delle distrazioni della difesa gialloblù per ribaltare il punteggio con due giochi da 3 punti consecutivi di Tonut e Shields (11-9). Ritrovata la parità con un buon taglio sotto il ferro di Pinkins, Scafati incassa un duro 7-0 aperto da Napier e chiuso da Tonut che obbliga Boniciolli a fermare il gioco.

L’uscita di Gamble dopo il secondo fallo induce la Givova ad allargare il proprio raggio di tiro. Qualcosa di buono, in effetti, si vede: Henry continua a segnare dall’arco, Rossato affonda il colpo anche in transizione, ma i padroni di casa avvicinano la doppia cifra di margine con Kyle Hines sul calare del primo quarto: 28-20.

Milano abbozza una prima fuga con i primi punti italiani di Denzel Valentine e il 2/2 in lunetta di Bortolani: 33-20. Sfida balistica tra il temutissimo Napier e “Sek” Henry: il pari e patta lascia pressoché intatte le distanze, anche perché Scafati lascia per strada un pallone dopo l’altro, prestando il fianco alle comode galoppate dei padroni di casa. Il lavoro a rimbalzo di Hines – sommato alle fulminee sortite di Napier – indirizzano la partita in favore della EA7, avanti di 12 lunghezze (41-29) a pochi passi dall’intervallo.

Quarto periodo micidiale

Tuttavia, non appena Milano rallenta l’andatura, il quintetto dell’Agro prova ad approfittarne per rimandare la sentenza: l’ex di turno Gentile inaugura il break di 0-6 che riporta Scafati sul -8 (46-38) e costringe Ettore Messina a chiamare time-out appena prima dell’ultimo possesso del secondo quarto. Neanche il tempo di respirare che Napier scocca la tripla che allarga di nuovo le distanze: 49-38.

Al rientro sul parquet, l’Olimpia chiarisce subito le sue intenzioni: Shields colpisce dalla grande distanza, cede il testimone a Caruso e Flaccadori per poi ritoccare il massimo vantaggio fino al 62-40. Attaccare l’area contro un quintetto così stazzato è pressoché impossibile: meglio provarci dai 6.75 (con Robinson) oppure in velocità (con Rossato). Ma lo 0-5 registrato dal segnapunti è un balsamo che non allevia i dolori: Voigtmann e Valentine dominano nel cuore dell’area, avvicinando la squadra milanese al +20 (71-50).

Com’era già successo nella seconda ripresa, però, Scafati prova a riaccendersi: prima un canestro e fallo di Nunge, poi una tripla a fil di sirena di Mouaha, convalidata dagli arbitri con l’aiuto dell’instant replay. 70-57 con 10′ da giocare.

I gialloblù ripartono con le migliori intenzioni, aggiungendo un po’ di pepe alla serata con il canestro del -11 firmato da Pinkins. Di lì in avanti, però, Milano sfodera tutti i cavalli del suo motore: due canestri pesanti di Napier spianano la strada alla EA7, che banchetta con voluttà fino alle ultime battute, spingendosi anche sul +29 (97-69) grazie ai suoi gregari di lusso.

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.

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