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Notte fonda per la Feldi Eboli che cade ancora in casa

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La Feldi Eboli manca ancora l’appuntamento con la prima vittoria del 2024. Un’altra sconfitta incassata, per mano di una Meta Catania – avversario di tutto rispetto -, che porta a quattro la striscia consecutiva di risultati negativi delle volpi.

Feldi Eboli, così non può funzionare

Altra doccia gelata per gli uomini di Salvo Samperi (ritornato a guidare dalla panchina i suoi) che sprecano l’opportunità di rientrare nelle prime otto e agganciare proprio la squadra catanese.


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Nona posizione e qualche malumore di troppo dalle parti di Eboli. Al netto delle assenze di quest’oggi (Calderolli, Selucio e Braga), costante di larga parte di stagione, la Feldi non può più permettersi passi falsi. Ne va della stagione dei Campioni d’Italia in carica che, per tale motivo, dovranno compattarsi e lavorare per un unico obiettivo: la ricerca ossessiva della vittoria.

Botta e risposta

Fuori Calderolli, Selucio e Braga. Samperi rilancia in quintetto Caponigro, insieme a Liberti, Venancio e Patias, con Dal Cin tra i pali. Nei primi 15′ di gioco, vi è molto equilibrio con occasioni da entrambe le parti. In particolare, Turmena e Podda riescono a sfondare sulla corsia di destra, superando i propri diretti avversari con molta facilità.

Il match si infiamma, poco dopo il quarto d’ora, grazie al gran tiro di Podda che si infila sotto la traversa. Immediata la risposta delle volpi con Venancio che, dopo aver galleggiato sulla linea di fondo, serve a rimorchio Patias che con un colpo da biliardo fissa il risultato sull’1-1. Nicolodi e il solito Podda non concretizzano le ottime azioni personali e si va a riposo sul risultato di parità.

La Feldi paga le troppe disattenzioni

Nella seconda frazione, Timm rischia il disastro: il portiere rossazzurro imbuca verticalmente, all’altezza del cerchio di centrocampo, trovando però Venancio. Il centrale rossoblù scarica la conclusione da distanza siderale, ma Dian Luka si oppone salvando a pochi passi dalla linea di porta. Lo stesso brasiliano insacca a porta libera approfittando di una dormita generale della difesa ebolitana. Come in occasione del primo tempo, la Feldi ritrova la parità con Galliani: palo di Venancio e traiettoria della sfera che giunge sui piedi dell’italiano che non sbaglia.

Contro risposta della formazione di Juanra che ritrova il vantaggio con un gol fotocopia del precedente: Pulvirenti serve l’assist, a porta spalancata, a Turmena per il 2-3. Qualche minuto più tardi, Dian Luka mette nei guai le foxes ricevendo la scodellata da corner di Rocha, impattando al volo il pallone e infilando Dal Cin per il 2-4. Fase confusionaria dell’incontro delle volpi che rischiano di incassare ripetutamente il colpo del KO. Podda strozza sul primo palo e spreca anche Anderson: la Feldi ringrazia. Si sveglia Liberti, ma soprattutto Nicolodi che di punta accorcia le distanze.

Forcing finale dei Campioni d’Italia col portiere di movimento: la scelta non premia gli uomini di Samperi che per poco non subiscono gol (merito dei due pali). Marinovic deraglia nei secondi finali e consegna a Rocha il pallone del 3-5 che chiude definitivamente la sfida.

Tabellino del match

Feldi EboliDal Cin 3Venancio 5Caponigro 7Liberti 9Patias 8A disp.: Montefalcone 17, Degan 4, Nicolodi 10, Marotta 20, Restaino 24, Galliani 22, Marinovic 21. All.: Samperi

Meta CataniaTimm 18Pulvirenti 6Podda 2, Rocha 10Dian Luka 7A disp.: Manservigi 88, Silvestri 5, Salamone 8, G. Musumeci 11, Turmena 17, C. Musumeci 22, Anderson 27 All.: Juanra

Marcatori: 15’18” pt Podda (M), 15’34” pt Patias (F), 3’07” st Dian Luka (M), 5’28” st Galliani (F), 6’19” st Turmena (M), 9’08” st Dian Luka (M), 15’05” st Nicolodi (F), 19’55” st Rocha (M)
Ammoniti: Dian Luka (M), Restaino (F), Pulvirenti (M), Marinovic (F)

Arbitri: Andrea Colombo (Modena), Paolo De Lorenzo (Brindisi), Pasquale Crocifoglio (Napoli)
Crono: Antoio Dan Campanella (Venosa)

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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