Tutto secondo i piani: il salernitano di Toscana Vincenzo Albanese sarà al via del Giro d’Italia per la terza volta nella sua carriera. Il corridore cresciuto a Laviano sarà tra i 176 partecipanti alla Corsa rosa.
Vincenzo Albanese, il Giro ti aspetta!
I risultati ottenuti nella prima parte della stagione hanno convinto la Eolo-Kometa a convocare Vincenzo Albanese per il 105° Giro d’Italia, che scatterà venerdì prossimo da Budapest.
Il 25enne nato a Oliveto Citra respirerà l’atmosfera della carovana rosa dopo le partecipazioni alle edizioni del 2017 (con la Bardiani-CSF) e del 2021 (con il team di Ivan Basso e Alberto Contador).
Pur non avendo ancora centrato quel successo che manca da quasi 6 anni, l’atleta metà campano, metà toscano ha confermato anche in questa primavera di poter ambire al bersaglio grosso.
Una risposta limpida è arrivata dall’ultima Milano-Sanremo, in cui Albanese si è piazzato 11°, meritandosi il titolo di migliore degli italiani.
Tuttavia, il corridore di stanza a Reggello (Firenze) ha dato ulteriore prova dei suoi progressi anche su altri terreni: il 7° posto in classifica al Giro di Sicilia ed i piazzamenti in due tappe del Tour of The Alps (4°) e del Giro delle Asturie (2°) hanno rivelato potenzialità inesplorate nei primi anni da professionista.
Il sogno di una vittoria di tappa
A differenza di un anno fa – quando si divise tra le fughe e i compiti da gregario – Albanese atterrerà in Ungheria con i gradi di capitano della sua squadra.
Versatile come pochi, il ragazzo della Valle del Sele potrebbe lottare per un posto tra i primi 10 nelle volate di gruppo. In ogni caso, le opportunità più invitanti si presenteranno nelle tappe mosse, più adatte ai colpi di mano.
La prima chance si presenterà già venerdì sul traguardo di Visegrad, a cui guardano con fiducia i passisti e gli sprinter resistenti sulle salite brevi. Tuttavia, le frazioni nervose di Potenza, Napoli, Jesi, Genova e Cuneo sembrano le più congeniali alle sue caratteristiche.
Albanese correrà il Giro con gli italiani Bais, Fortunato, Gavazzi, Maestri, Rivi e Rosa e l’ungherese Fetter.