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Verso Salernitana-Genoa, intervista al doppio ex Gigi De Canio: “La ricetta per salvarsi…”

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In esclusiva a SalernoSport24, un allenatore storico del calcio italiano, Luigi De Canio, ha parlato in occasione del match di oggi tra Salernitana e Genoa. De Canio ha indossato la maglia della Salernitana da calciatore nel lontano 1981 in serie C in quattro apparizioni, mentre da allenatore nel campionato 2011-2012, subentrando in corsa, ha condotto i liguri a una difficile salvezza.

De Canio: “Non sarà facile conquistare la salvezza”

Con oltre cinquencento panchine tra i professionisti, Luigi De Canio non ha certo bisogno di presentazioni. In carriera ha allenato squadre del calibro di Lecce, Genoa e Siena in Serie A vincendo con i salentini il campionato di Serie B nella stagione 2008-2009. Da segnalare anche la vittoria della Coppa Intertoto nel 2000 alla guida dell’Udinese.


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Partita importante in ottica salvezza. Cosa si aspetta domenica e come vede le due squadre?

«Il campionato è a metà percorso e la classifica parla chiaro. La Salernitana purtroppo è molto indietro e spero possa salvarsi come ha fatto nelle due annate precedenti. Non sarà facile, perchè i punti da recuperare sono tanti. Il percorso del Genoa pare meno impervio, ma in questa categoria può succedere sempre di tutto. Per esempio il Frosinone, partito fortissimo e ora nuovamente coinvolto nei bassifondi della classifica».

Dopo diverse giornate negative, la cura Inzaghi pare aver dato i primi frutti. Come ha visto la Salernitana nella prima parte di stagione?

«Probabilmente la salvezza ottenuta lo scorso anno, condita anche da buoni costrutti di gioco nella parte finale della stagione, ha dato all’ambiente una sensazione diversa da quella reale. Forse si sono sopravvalutate alcune situazioni, condizioni e le qualità di diversi elementi. Inoltre, anche l’inesperienza di una società giovane nella costruzione della squadra ha influito negativamente. La squadra mi è sembrata sempre viva dal punto di vista agonistico, meno dal punto di vista tecnico-tattico».

Lei è esperto di salvezze difficili: quale è la ricetta in queste situazioni così difficili?

«Lo spirito messo in campo a Napoli mi è parso quello giusto. Ci vuole continuità di rendimento e la capacità di arrivare a un risultato e portarlo a casa. In quest’ottica bisogna realizzare di essere l’ultima della classe e che in ogni momento della stagione da qui alla fine bisognerà buttare il cuore oltre l’ostacolo. Ci vuole attenzione totale e maniacale nei dettagli tattici e nell’atteggiamento alla causa. Non è detto che ci si possa riuscire, servirà un miracolo come quello di due anni fa…».

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Giuseppe Mautone
Giuseppe Mautone
“Sii forte che nessuno ti sconfigga, nobile che nessuno ti umili, e te stesso che nessuno ti dimentichi.”

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