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Ferullo: “Battere la Gelbison per una maggiore consapevolezza”

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Il prossimo derby di Serie D vedrà il Santa Maria Cilento ospitare la Gelbison nella calda cornice dello stadio “Antonio Carrano”.

Serie D, il momento del Santa Maria

In vista della 5ª giornata del Girone H di Serie D, rubano l’occhio in particolare due incontri: Martina-Fidelis Andria e Santa Maria-Gelbison. Andremo a porre l’attenzione sul delicato derby salernitano tra due formazioni che stanno vivendo periodi differenti in termini di risultati.

Il Santa Maria Cilento arriva al match con soli 2 punti in classifica ottenuti in quattro giornate. La squadra di Osvaldo Ferullo occupa i bassifondi del girone ed è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato. Il bilancio, per quanto concerne le reti, è preoccupante: due gol fatti e quattro subìti dai marinesi. Nell’ultimo turno, i giallorossi hanno strappato un punto in casa del Matera: a segno Gassama su calcio di rigore, unico marcatore di questo inizio di stagione. Un dato che però, riprendendo le parole di Monticciolo, non rende giustizia alle prestazioni messe in scena dagli uomini di Ferullo. Il tecnico dei giallorossi si augura infatti di raggiungere un certo grado di “condizione e coesione che determinerà risultati diversi”.

Chi è Osvaldo Ferullo

Dopo l’inizio di carriera alla guida della Rocchese, nell’antecedente periodo vissuto in Eccellenza, il tecnico di Battipaglia ha preso in mano rose con obiettivi modesti conducendole verso traguardi al di sopra delle aspettative. Lo dimostrano, segnatamente, le esperienze al Costa d’Amalfi (tre anni) culminate con il raggiungimento, in ben due occasioni, dei play-off e la finale di Coppa Italia contro l’Afragolese vincitrice del campionato, e quella di Buccino, squadra condotta alla salvezza in seguito al disastroso avvio della precedente gestione tecnica.


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Le dichiarazioni del tecnico giallorosso

La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare un altro protagonista del derby salernitano, l’allenatore del Santa Maria Osvaldo Ferullo.

Cosa possiamo aspettarci dal Santa Maria che sta vivendo un complicato inizio di stagione?

«Possiamo aspettarci che vada in campo cercando la prestazione e di conseguenza la vittoria, ossia ciò che abbiamo fatto finora, anche in Coppa Italia. Al momento, però, dobbiamo accontentarci delle briciole. Non abbiamo raccolto molto per quanto seminato. Nonostante la Gelbison sia attrezzata per vincere il campionato, noi andremo in campo senza cambiare il nostro approccio alla partita».

Monticciolo ha parlato dell’avvio della sua squadra, sottolineando l’ottimo approccio alle gare e affermando che, in virtù di quanto detto, il Santa Maria avrebbe dovuto avere qualche punto in più in classifica. Lei condivide questo pensiero?

«Condivido il pensiero del mister. Se avessimo fatto male l’avrei detto, ma bisogna riconoscere i meriti quando ci sono. Di primo acchito, i numeri potrebbero lasciar intendere che si tratti di una squadra che faccia fatica a segnare. Il problema però non sono gli attaccanti, poiché bisogna ragionare sempre di squadra. Io credo che lo sia più il fatto di aver costruito la squadra in corso d’opera. Come detto nelle passate conferenze, alcuni giocatori non avevano iniziato la preparazione, altri l’avevano iniziata con l’Equipe Campania, altri ancora si erano allenati per conto proprio. Inculcare sin da subito il concetto di gioco che voglio esprimere non sarebbe stato facile. La squadra, però, sta iniziando a lavorare su questi aspetti da poco. La condizione, la coesione di gruppo e la questione tattica poi determineranno risultati, mi auguro diversi».

La Gelbison ha ottenuto un punto nelle prime due partite, poi una vittoria contro l’Angri l’ha rilanciata. Pensa che un derby possa essere la partita della svolta anche nel vostro caso?

«Credo che non possa dare una svolta, bensì maggiore consapevolezza. Il derby non è mai una partita semplice, vale più di 3 punti. Sicuramente potrebbe creare una forza mentale diversa in grado di aiutarci ad affrontare il campionato».

Quanto peserà l’assenza di Croce?

«Croce è un giocatore che si presenta da solo. Ma credo che la Gelbison abbia tanti attaccanti in grado di sostituirlo. In realtà, noi avremo due assenze che potrebbero pesare maggiormente, ossia quella del 2003 Anzillotta e di Gassama, il nostro attaccante più prolifico».

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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