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Continua la guerra: Scafati multata dalla FIP. La Procura federale apre un’inchiesta

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Continua la lotta tra la società dello Scafati Basket e la FIP, cominciata domenica sera al termine del match contro Trieste. Rivediamo quanto è successo in sala stampa e le conseguenze che ci sono state.

La guerra che porta avanti Scafati Basket

La gara tra Scafati e Trieste, se non si fosse capito, ha causato qualche malumore all’interno dell’ambiente gialloblù. Decisioni arbitrali dubbie e qualche scintilla con gli avversari hanno portato pubblico e dirigenza a gesti che speriamo sempre di non vedere in un campo sportivo. Lo stesso patron della squadra, Aniello Longobardi, aveva tuonato così domenica sera entrando in sala stampa: «Ci dicano immediatamente se il sistema vuole farci fuori dalla Serie A. Se le cose stanno davvero così, è meglio restare a casa: risparmieremmo soldi e nessuno di noi si guasterebbe l’umore». Parole che sanno di dichiarazione di guerra, soprattutto se rapportate alle seguenti:

«Le loro decisioni sono state cervellotiche. In particolare, ce l’ho con Gonella, che si è comportato in maniera vergognosa. Nel corso della partita, sono stati applicati due pesi e due misure: Trieste si è lamentata per il metro arbitrale nel match perso in casa con Venezia e, giustamente, questa sera la direzione di gara è stata a senso unico».


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Longobardi sembrava aver dimenticato i gesti dei tifosi, le minacce urlate da loro contro avversari e arbitri, e s’era anche dimenticato della prestazione discutibile della squadra (che ha anzi elogiato!) concentrandosi esclusivamente sulla prestazione arbitrale: Noi spendiamo i soldi ed esigiamo rispetto dalla classe arbitrale! Una partita punto a punto non può essere decisa da scelte a mio giudizio incredibili. Penso a quanto è successo nell’overtime: un fallo di sfondamento fischiato da Sahin (in favore di Stewart, ndr), ma invertito da Gonella, con il possesso assegnato a Trieste». Si conclude la sfuriata con un tuono: «c’è qualcuno che ha deciso di condannare la Givova Scafati alla retrocessione».

La FIP risponde alla dichiarazione di guerra

La FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) ha così deciso di intervenire nei confronti della società e dell’ambiente:

GIVOVA SCAFATI. Ammenda di Euro 4.000,00 per offese e minacce, collettive e frequenti, nei confronti degli arbitri, anche colpendo ripetutamente il plexiglass a protezione del tavolo degli ufficiali di campo [art. 27,4bd RG, art. 27,5bd RG rec., art. 24,4 RG,art. 27,15a RG rec., art. 24,4 RG].

GIVOVA SCAFATI. Squalifica del campo di gioco per 3 gare per invasione del campo di gioco da parte di più individui in due occasioni:
– nel corso della gara, a 2′ 47” del tempo supplementare, tre individui scavalcavano le transenne vicino ad uno dei canestri ed offendevano e minacciavano gli arbitri; fatto che costringeva gli arbitri a sospendere temporaneamente la gara per circa un minuto fino al rientro degli individui al di là delle transenne;

– alla fine della gara due individui si avvicinavano, isolatamente, agli arbitri offendendoli, uno dei quali anche inseguendoli all’interno del tunnel di accesso agli spogliatoi, fatto che non degenerava per l’intervento dei dirigenti della Società ospitante. Nella determinazione della sanzione si è tenuto conto della molteplicità degli episodi, distinti temporalmente tra durante e fine gara, e della recidiva reiterata e specifica [art. 29,3A RG, art. 29,3B RG rec.,art. 24,4 RG]

GIVOVA SCAFATI. Ammenda di Euro 1.000,00 per la presenza di persone non autorizzate all’interno del tunnel di accesso agli spogliatoi [art. 38,1g RG]

Sig. LONGOBARDI ANIELLO (Soc. GIVOVA SCAFATI). Inibizione per mesi 7 (sette) – fino al 7 agosto 2025 – perché, per tutto l’arco della gara, offendeva gli arbitri e protestava avverso le decisioni degli stessi, anche sporgendosi, in diverse occasioni, dalle transenne e perché, al termine della gara, insultando e minacciando gravemente (“Meno male che hai la maglia grigia, ma prima o poi ci rivedremo fuori di qui”) il secondo arbitro, sbatteva ripetutamente la porta dello spogliatoio degli arbitri, colpendo in una occasione, con danno lieve ad una spalla, il medesimo secondo arbitro (Art. 35.1c RG, 35.1f RG rec 24.2b RG).

Le conseguenze dell’intervento

Se Longobardi ha espresso in sala stampa l’ipotesi di «fare un passo indietro», con l’esplicita dichiarazione di non presentarsi più al PalaMangano «fino al termine della stagione», la FIP lo ha accontentato. Longobardi non potrà infatti tornare a seguire dal vivo Scafati fino all’agosto 2025 a causa delle continue offese verso gli arbitri e, secondo quanto dichiarato dalla FIP, anche a causa di non troppo velate minacce.

A causa di pochi maleducati, come sempre, poi ci va di mezzo tutta la cittadinanza: la FIP sentenzia una squalifica del campo di gioco per tre gare a causa degli attacchi dei tifosi. Anche a causa di questi comportamenti l’Ufficio della Procura federale ha aperto un’indagine sugli accadimenti successivi al termine del match tra Givova Scafati e Pallacanestro Trieste.

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Daniele Alfano
Daniele Alfano
Laureato in Scienze storiche.
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