Domenica, alle 15, nel match Sampdoria-Salernitana, Paulo Sousa e Dejan Stanković si ritroveranno, per la prima volta, uno di fronte all’altro. Due allenatori con spiriti diversi, ma accomunati da un unico grande obiettivo: salvare la propria squadra, garantendo la permanenza nel massimo campionato.
Sampdoria-Salernitana: Stanković contro Sousa
Che sia una gara ad alta tensione vista la posta in palio è fuori discussione. Che sia una sfida tra due allenatori con identità contrastanti pure. Se da una parte, sponda blucerchiata, c’è l’animo battagliero e testardo di un allenatore alla sua prima vera grande esperienza nel calcio che conta ma con grande carattere, dall’altra, in casa granata, c’è l’eleganza e la smania tattica di un mister più navigato ed esperto, capace di calarsi subito nella sua nuova realtà.
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Anche gli stati d’animo sono in netto contrasto. Se Sousa, è riuscito a compattare il gruppo e a fare squadra, battendo, in un altro scontro diretto decisivo per la salvezza, il Monza, Stanković, deve vedersela con una squadra che sembra essere in ripresa dal punto di vista del gioco e dell’intensità, ma che continua ad affondare e che non vince dallo scorso 4 gennaio contro il Sassuolo.
E pensare, che, ad Ottobre, dopo l’esonero di mister Gianpaolo dalla panchina della Sampdoria, entrambi erano in lizza per ricoprire il posto rimasto vuoto. Alla fine l’ha spuntata il serbo, e qualche mese dopo, il portoghese ha avuto la sua opportunità con i campani.
Per la prima volta avversari, o forse no…
Sampdoria-Salernitana sarà la prima vera sfida faccia a faccia tra Sousa e Stanković, da quando siedono in panchina da allenatori. Già, perchè un precedente tra i due c’è stato, e risale ad un Lazio-Inter del 1998, quando, ancora calciatori, il portoghese vestiva la maglia dei neroazzurri, e il serbo nei biancocelesti. Lì furono protagonisti Salas, con una doppietta, e Djorkaeff con il gol del momentaneo pareggio. Domenica invece, la speranza di Sousa e Stanković, è che siano i loro ragazzi a fare la differenza.
