Alla fine le strade si sono separate, la Salernitana ha deciso di esonerare Davide Nicola, ma questa volta per davvero. Con l’addio definitivo dell’allenatore piemontese è arrivata anche l’ufficialità del suo successore, che siederà sulla panchina granata: si tratta di Paulo Sousa.
Salernitana-Davide Nicola, le strade si separano
Dopo aver centrato l’obiettivo salvezza nella scorsa stagione ed aver iniziato questo campionato in maniera promettente, la Salernitana si è bloccata. I dubbi del presidente Iervolino sulla possibile permanenza di Davide Nicola hanno preso forma e sostanza, anche e soprattutto dopo la pesantissima sconfitta di Bergamo per 8-2. Si è poi erroneamente tornati sui propri passi, ma già da un po’ di tempo erano giunti i titoli di coda. Toccherà quindi a Paulo Sousa, a 6 anni di distanza dall’ultima volta, ritornare in Serie A e prendere le redini della squadra granata rimettendola in carreggiata.
Le possibili scelte di Paulo Sousa
Il cambio di panchina è oramai arrivato. Con Paulo Sousa le gerarchie, così come le idee tattiche, potrebbero parzialmente cambiare. Il mantra dell’allenatore portoghese è il 4-2-3-1: un sistema moderno, adottato per convergere all’attacco. Rimanendo fedele alle necessità di fare punti in campionato, non è invece da escludere che il cambio di assetto tattico possa progressivamente e graduale mutare. Si ripartirà, quindi, con il 3-4-1-2 e con la già rodata difesa a tre utilizzata da Davide Nicola.
Rimarrà ai box, causa infortunio, Troost-Ekong, con il terzetto dietro potrebbe essere composto già nella prossima gara da Daniliuc (rimasto in panchina nelle ultime tre), Bronn e il recuperato Gyomber. Rimangono a disposizione Lovato, Pirola e Fazio, con quest’ultimo che dovrebbe recuperare.
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Ci sarà quindi molto lavoro da fare con il pacchetto arretrato. La Salernitana, infatti, detiene il record di peggior difesa nelle prime frazioni di gioco della Serie A: 24 reti subite, di cui 12 nel quarto d’ora prima dell’intervallo.
In mezzo sarà ballottaggio tra Bohinen e Nicolussi Caviglia, con il primo leggermente favorito e da affiancare allo stakanovista L. Coulibaly. A sinistra fiducia a Bradaric, che sostituirà Mazzocchi ancora out, e a destra Candreva. Da chiarire la posizione che andrà a ricoprire l’ex Sampdoria, che potrebbe anche svariare alle spalle delle punte, oppure giocare esterno e favorire Vilhena. In attacco rimane un punto di riferimento Piatek. Da capire chi sarà il partner del polacco con l’assenza di Dia: Bonazzoli o Botheim? Oppure si valuteranno altre soluzioni?