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La prima conferenza stampa di Paolo Sousa: c’è Salernitana-Lazio

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Alle 13 ci sarà la conferenza stampa del nuovo tecnico della Salernitana, Paolo Sousa. Un orario insolito con l’allenatore che presenterà la delicata sfida con la Lazio in programma domani, domenica 19 febbraio.

La Salernitana ‘presenta’ Paulo Sousa: è il pre match

Nel corso del week-end è in programma la 23ª giornata del campionato di serie A 2022-2023, un turno che si è aperto ieri sera con la vittoria della capolista Napoli sul campo del Sassuolo. E in attesa delle altre partite in tabellone oggi, Paolo Sousa parla per la prima volta ai giornalisti di Salerno in quella che è di fatto la sua presentazione anche se formalmente rappresenta la conferenza pre gara.


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Arduo è il compito della squadra Granata in cerca di nuove certezze contro un avversario che attualmente occupa il sesto posto in campionato e lotta apertamente per una posizione tra i primi quattro per l’accesso alla Champions League. A SalernoSport24 seguirà, come di consueto, la conferenza con una diretta testuale direttamente dalla sala stampa “Vitale” del centro sportivo “Mary Rosy”. Partecipa alla conferenza anche il direttore sportivo, Morgan De Sanctis.

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De Sanctis: «Diamo il benvenuto al tecnico Paulo Sousa. Siamo sicuri che da qui alla fine del campionato ci toglieremo delle belle soddisfazioni».

P. Sousa: «Sono qui soprattutto per il Presidente, e voglio aiutare il club a raggiungere i risultati che merita».

«Più il sistema io lavoro sulla struttura del gioco. Nicola ha lavorato su delle idee che non sono le mie. Tutte le idee possono essere vincenti. A me piace una squadra corta, che esprima intensità e cercare di giocare sempre la palla, per cui nel momento in cui non ce l’ha deve lottare per riprenderne il possesso. Quando si ha la palla bisogna capire qual è la zona del campo in cui è più opportuno gestire il possesso. Bisogna essere veloci e bisogna averla poco tra i piedi. Bisogna costruire gioco per arrivare agli attaccanti. Questa squadra è stata costruita per una difesa anche a 5, ma quello che mi interessa è una squadra che sappia occupare bene gli spazi e ad adattarsi».

«Ho avuto modo di parlare con Ochoa. Lui e Sepe hanno caratteristiche diverse, ma tutti sono a disposizione del gruppo, prenderemo la decisione sul portiere in base anche dell’avversario. Un portiere come Ochoa, con il suo passato, il quale lascia un ambiente che conosce, per competere ancora, è da apprezzare».

De Sanctis: «Ochoa è arrivato per sostituire Sepe».

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Morgan De Sanctis

P. Sousa: «Abbiamo diversi componenti da allenare. Conosco la metodologia dei miei colleghi: fisica, mentale e tecnica. Abbiamo questa settimana per capire delle cose. Siamo arrivati qua (lui e il suo staff, ndr), e stiamo cercando di capire lo storico degli infortuni di questa squadra. Parlando con i giocatori abbiamo detto con chiarezza che serve la piena disponibilità per arrivare il prima possibile alla salvezza. Devono essere preparati agli errori perché è su quello che lavoreremo».

«Ho grande rispetto dei miei colleghi italiani, quando vengo qui imparo sempre tantissimo. So come si lavora qui, si è molto protesi a chiudere gli spazi. La nostra tifoseria deve essere orgogliosa della squadra che entra in campo. C’è bisogno di una crescita».

De Sanctis: «Abbiamo delle date nelle quali ci possiamo muovere per quanto riguarda il mercato. Stiamo aspettando il rientro di Mazzocchi, che domani non ci sarà. Abbiamo scelto Sousa perché conscio dei rischi ma soprattutto perché sapeva dei benefici».

P. Sousa: «Ho rifiutato contratti che davano la possibilità di giocare la Champions League. È importante trasformare la paura in coraggio, non abbiamo il tempo di lavorare sugli aspetti tecnici, ma solo sull’intensità».

«Io sono un allenatore che non separa i momenti di gioco e non separo la linea difensiva. Bisogna avere una linea più corta dietro. Quando loro hanno chiaro quello che devono fare, allora si scende in campo con un altra attenzione. Si faranno degli errori, è chiaro, ma lavoriamo».

«Ho parlato con Bohinen due giorni fa. È davvero un giocatore importante, deve lavorare sui contrasti, è un giocatore intelligente, ben strutturato fisicamente. Dobbiamo intervenire su delle cose».

«Non ho fatto una tabella di punti da qui alla sosta. Io vivo il calcio per vincere. Su Frank Ribéry è stato lui a dare degli input alla società su quello che avrebbe potuto dare alla squadra. Ha dei valori umani che saranno utili per arrivare alla salvezza. Lui vuole diventare un allenatore e io con il mio staff, lo aiuteremo ad arrivarci».

«Abbiamo un gran potenziale nei giovani in rosa. Io non faccio molta differenza anagrafica tra i giocatori. Il giovane pronto o non pronto, commetterà degli errori, lo aiuteranno a crescere. La rosa di una squadra è come una micro società, con una sua cultura. I giovani che abbiamo hanno grandi qualità. Io ho sposato questo progetto anche e sopratutto per i giocatori di qualità in rosa».

«Tutti gli attaccanti a nostra disposizione avranno la propria chance e saranno indispensabili per la salvezza della Salernitana. Diego Valencia è fortissimo, l’ho già affrontato e saranno tutti fondamentali per noi».

«Dia è un giocatore fondamentale, di caratura internazionale e spero di centrare con lui la salvezza quanto prima. Sicuramente è stato convinto con un progetto importante. Sono giocatori che non si infortunano mai, peccato. Se vogliamo aumentare il loro score, dobbiamo necessariamente creare più azioni da gol. Anche loro devono essere più disponibili così come tutto quel che serve per arrivare all’obiettivo».

De Sanctis: «Prima di tutto dobbiamo cercare di raggiungere la salvezza, quanto prima possibile, poi ci sarà il tempo per tutto il resto e pensare al futuro, anche se c’è la piena volontà di un progetto importante».

P. Sousa: «Dia forse avrebbe potuto darci qualche cosa per la partita con la Lazio, ma abbiamo preferito risparmiarlo per la prossima».

Fine conferenza

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