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Salernitana, Di Tacchio: “Il mio sogno è giocare in Serie A con la Salernitana”

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Il capitano della Salernitana, Francesco Di Tacchio, parla a “Le Cronache” del sogno promozione. A trentun anni il centrocampista pugliese, vuole fortemente raggiungere questo traguardo. Tra le altre, si è anche parlato di rinnovo e dell’ormai vicino record delle cento presenze in maglia granata.

Salernitana, Di Tacchio sogna la A in granata

Il capitano granata, prossimo alle cento presenze con il cavalluccio sul petto, è da diverse stagioni punto fermo e perno del centrocampo della Salernitana. Dall’arrivo dall’Avellino ad oggi, novantasei presenze in maglia granata, pochissime assenze e da due stagioni leader e capitano della squadra.

Nell’intervista a “Le Cronache” ha parlato, tra le altre, dell’attuale stagione, dell’obbiettivo promozione e di cosa abbia fatto la differenza fino a questo ad oggi. Senza indugio pone l’accento sulla tenacia e la compattezza del gruppo, una dote questa che ha permesso alla quadra di andare sempre oltre i propri limiti e di giocarsi impavidamente ogni gara.

Inoltre una parentesi rapida sulle differenze tra le scuole di pensiero di Ventura e Castori, che, a suo dire, hanno apportato entrambe un beneficio alla sua carriera ed al suo modo di giocare. Con il primo ha sviluppato sicurezza nel delicato ruolo di mediano, con il secondo, l’attenzione e la preparazione alla fase difensiva.

Due insegnamenti che hanno reso Di Tacchio un centrocampista completo ed abile in entrambe le fasi.

Il centrocampista pugliese menziona anche la tifoseria, affermando quanto sarebbe stato bello, in questa fase, avere allo stadio la spinta calorosa dei torcedores granata. Dice in merito: «L’ho sempre detto che, quando giochi a Salerno da avversario, avverti qualcosa di diverso e sarebbe potuto essere così anche in questo rush finale».

Le parole del capitano

Di Tacchio si sofferma quindi sul sogno promozione, sul suo record e sul capitolo rinnovo. Di seguito vi riportiamo un estratto dell’intervista pubblicata su “Le Cronache”.

(In riferimento al sogno promozione) Siete giunti fin qui, perché non provarci?

«Assolutamente, ma quello di lottare per la promozione non è un obiettivo maturato di recente. Siamo partiti a metà agosto ed abbiamo lavorato solo ed esclusivamente per raggiungere questo traguardo e per scrivere una pagina importante per Salerno. […] Ci sono ancora 24 punti in palio, abbiamo quattro scontri diretti in casa e daremo filo da torcere a tutti perché vogliamo andare in serie A […]. Per quanto mi riguarda ho 31 anni e l’unico modo per arrivare a giocare in serie A è farlo raggiungendola con la Salernitana»

Hai trentun anni, a giugno ti scadrà il contratto. Firmerai a vita per la Salernitana?

«In questo momento non voglio neanche pensarci, c’è qualcosa di più grande in ballo. Aspetto con serenità  la chiamata della società, ma non c’è alcun tipo di problema, sono a disposizione. D’altronde l’ho detto anche prima, il mio sogno più grande è giocare in serie A con la Salernitana».

Se dovessi giocare le prossime quattro gare, contro il Venezia festeggerai le centro presenze in granata.

«Dal Venezia al Venezia, sembra quasi fatto apposta e spero sia di buon auspicio per me e per la Salernitana. Devo dire che quel rigore segnato al Penzo ha segnato la mia carriera […]. Solo in quel momento, […] ho capito cosa significasse vestire questa maglia. […] se giocherò la centesima da capitano contro il Venezia, per me sarà un traguardo importante ma non quello più importante. Penso non ci sia cosa più bella, infatti, che regalare la serie A alla città di Salerno».


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