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Prima la paura, poi la gioia salvezza: il sogno granata si realizzA

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Dalla polvere all’altare, dal dolore alla gioia più grande, dall’Inferno al Paradiso.

È questa la sintesi della partita casalinga con l’Udinese, finita con un inatteso poker servito dai friulani, nonché il riepilogo di un’intera stagione.

La Salernitana crolla inaspettatamente contro i bianconeri, ma il Cagliari non sfonda contro il Venezia ultimo e senza mezza squadra titolare.

Nella maniera più incredibile Davide Nicola ha realizzato il suo miracolo.

La Salernitana è salva e scrive una pagina sei storia. Mai il club granata aveva ottenuto la permanenza in massima serie per due stagioni consecutive.

Ora non resta che camminare fin sotto il balcone di Papa Francesco, per ottemperare al voto stabilito prima di iniziare questa impresa epica.

Eppure il popolo granata si era trovato a fare i conti con una serata da incubo. Deulofeu e compagni non si scansano (come qualcuno in malafede annunciava), anzi suonano la carica. Djuric e compagni sono annichiliti. La tifoseria prima del fischio d’inizio inscena una coreografia da brividi in stile cinematografico in Curva Sud per celebrare la storia della Bersagliera, cori e applausi di rito. Ben presto però l’atmosfera si tinge di cupo, la foga ospite sovrasta la voglia dei padroni di casa di inseguire il sogno salvezza. Si sprigiona la rabbia dei trentamila sugli spalti, il baratro della serie B è ad un passo. Il Cagliari rivede la luce, ma non la porta. Di fronte ha un coriaceo Venezia, che non stende tappeti. I sardi non riescono a sfondare pur sapendo il risultato favorevole proveniente da Salerno.

All’Arechi la partita non desta più interesse nell’ultima fase, l’attenzione è rivolta solo alle vicende della Laguna. Sono ancora una volta gli amici veneziani a mettere una pezza alle sventure granata: i rossoblu non passano. All’Arechi dopo una lunga attesa scoppia il delirio. La festa con società, calciatori e staff si protrae fino a notte fonda, l’impresa è compiuta.

Scritta una pagina importante di storia, il club da oggi è già al lavoro per dipingere il futuro della Salernitana.

Macte Animo

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