Risorge la Salernitana in Coppa Italia grazie ad una vittoria larga ai danni di una Sampdoria alquanto in difficoltà.
Gli uomini di Pippo Inzaghi mettono a segno un bel poker che rilancia almeno lo stato mentale della squadra in vista del derby casalingo col Napoli.
Salernitana schierata col 4-3-3 e diverse seconde linee in campo contro la compagine guidata da Andrea Pirlo.
Mattatori principali dell’incontro sono stati i coloured Tchouna e Ikwemesi. Il nigeriano rompe il ghiaccio, il francese spara due siluri che chiudono la partita. Punteggio arrotondato da Cabral, ben servito da un redivivo Simy.
Buona la prestazione per mentalità e atteggiamento in campo, la quota tecnico certamente lascia il tempo che trova. Tuttavia, questo tipo di incontri possono rianimare lo stato di autostima per i prossimi appuntamenti.
Il tecnico piacentino ha preservato elementi come Diq (affaticato) e Coulibaly, fascia da capitano a Maggiore. In campo anche Bronn.
Il match ha dimostrato che i granata possono giocare anche con la difesa a quattro, protetta però da una cerniera di centrocampo a tre con giocatori di gamba e un terzino più bloccato dell’altro.
Nel reparto offensivo per non perdere l’estro e la fantasia di Candreva occorre far in modo che l’ex Lazio non giochi troppo lontano dall’area di rigore e non rinculi eccessivamente nel ruolo di esterno destro. Il capitano deve stazionare a ridosso della prima punta per rendere al meglio e creare gioco e imprevedibilità alla manovra.
Inzaghi avrà altri tre giorni per studiare il suo gruppo, l’avversario e capire l’undici migliore da schierare per garanzie e qualità, nonché condizione psicofisica.
Il derby col Napoli è certamente un incontro molto sentito e la differenza di tasso tecnico è sensibile ma occorre affrontare la partita col coltello tra i denti per la necessità del momento di muovere la classifica.
Dopo i tanti punti persi con squadre alla portata tecnicamente, ora bisognerà fare gli straordinari contro formazioni ben più attrezzate per recuperare il terreno perduto, consapevoli che bisognerà sopperire con volontà e spirito di sacrificio al gap tecnico oggettivamente esistente.
