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“Scenderemo nel gorgo muti”: i lutti dello sport salernitano

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Prima di varcare le soglie del nuovo anno, SalernoSport24 onora la memoria dei personaggi dello sport salernitano che ci hanno lasciato nel 2023.

L’ultimo saluto ai personaggi dello sport salernitano

Un atto di gratitudine e un pensiero commosso per i tanti personaggi dello sport salernitano che sono scomparsi nell’ultimo anno.

La nostra simbolica cerimonia degli addii si apre con Vito Chimenti: l’ex attaccante di Avellino, Palermo, Pistoiese e Salernitana – con cui giocò nella stagione 1974-75 – è stato stroncato da un infarto il 20 gennaio prima della partita del campionato di Eccellenza lucana tra Pomarico e Real Senise. Chimenti lavorava nel settore giovanile della piccola società materana.


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Alla fine di gennaio, poi, l’addio al giornalista e scrittore Roberto Perrone. Prima firma delle pagine sportive del Corriere della Sera, Perrone aveva partecipato nel 2018 alla rassegna letteraria SalernoNoir con il romanzo L’estate degli inganni.

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Gianni Minà | © Open

Un altro lutto nel mondo del giornalismo italiano: il 28 marzo l’addio a Gianni Minà. Anche l’inventore di Blitz aveva stretto un legame profondo con la nostra terra: nel 2009, infatti, la direzione artistica del Premio “Charlot” gli dedicò una serata speciale all’ombra dei templi di Paestum per celebrare i cinquant’anni di una carriera che lo ha portato a intervistare i più grandi personaggi del cinema, dello spettacolo e dello sport.

Lo sport non sarebbe tale senza il calore dei tifosi. Tra di essi, è giusto ricordare due anime del popolo granata che non ci sono più: il segretario del Salerno Club 2010 Michele Pecoraro, morto il 19 aprile, e l’ultrà Mario Delle Serre, scomparso improvvisamente il 21 settembre.

Il popolo della Bersagliera ha poi dedicato un pensiero affettuoso alla memoria di Mario Avallone: l’ex centrocampista della Salernitana – con cui giocò in Serie B alla metà degli anni Cinquanta – si è congedato dalla vita terrena il 17 novembre.

Pavlyk e Rebol, unite dallo stesso destino

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Oxana Pavlyk | © Handball Time

Dai campi di calcio alla pallamano: come dimenticare una leggenda del movimento salernitano come Oxana Pavlyk? La giocatrice di origini ucraine – morta il 3 agosto a soli 46 anni per le conseguenze di un tumore – fu protagonista del primo, indimenticabile scudetto vinto da una squadra del capoluogo, la Pelplast versione 2003-2004.

Per un tragico e atroce scherzo del destino, poche settimane prima era scomparsa anche un’altra delle campionesse d’Italia che fecero la storia un paio di decenni fa: la slovena di passaporto italiano Eva Rebol, anch’ella vittima di un tumore, che l’ha strappata alla vita ad appena 51 anni.

Maestri di sport e di vita: nel cuore dell’estate, la città di Arechi ha vestito il nero del lutto per Luigi Galizia – l’insegnante di Scienze motorie che ha legato il suo nome al Circolo Canottieri Irno, di cui è stato atleta e istruttore di successo – e Antonello Di Cerbo, fondatore della Ginnastica Salerno e uomo-simbolo dell’associazionismo cittadino.

L’ultimo canestro di Mattia Stano

«Muore giovane chi è caro agli dei»: la citazione di Menandro brucia come il sale su una ferita. A maggior ragione quando si parla di un ragazzo come Mattia Stano: il cestista di Matera – che vestì la maglia della BCC Agropoli dal 2014 al 2016 – era tornato alla vita (e allo sport) dopo un tumore al fegato e un trapianto d’urgenza a Torino la notte di Natale del 2020.

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Mattia Stano (1996-2023) | © Valentino Basket Castellaneta

La sua forza di volontà, però, si è scontrata con la recidiva della malattia, che lo ha strappato alla vita il 30 ottobre. Aveva 27 anni: l’età dei sogni che niente e nessuno dovrebbe mai spezzare.

Lo stesso sgomento e lo stesso dolore per un altro, giovanissimo giocatore di basket morto a metà agosto: Francesco Caiola aveva frequentato a lungo le giovanili della Polisportiva Battipagliese. Neppure la più spietata delle diagnosi aveva spento il suo amore per la vita. Anch’essa, purtroppo, finita troppo presto.

Infine, un pensiero per un’atleta che correva per passione: Teresa D’Ambrosio – tesserata per la Angri Castello Doria Run – era una specialista delle gare in montagna. Non si è mai risparmiata, neppure quando una grave malattia l’ha messa alla prova. La sua scomparsa – avvenuta il 25 luglio a 46 anni – non ha però cancellato il ricordo di una donna che aveva imparato a sorridere, anche nelle avversità.

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.
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