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Le scelte tattiche di Paulo Sousa in Salernitana-Fiorentina

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È pari fra Salernitana di Paulo Sousa e Fiorentina nel turno infrasettimanale, valido per la 33ª giornata del campionato di Serie A 2022-2023. Il tecnico guarda da squalificato un immenso Boulaye Dia e gode del decimo risultato utile consecutivo. Ma rispetto al derby di domenica sono quattro le differenze nell’11 titolare allo stadio “Arechi”.

Le scelta dalla tribuna di Paulo Sousa

Non bastano tre reti dell’attaccante senegalese per vincere contro la Fiorentina. Con i gol di ieri, 3 maggio, Boulaye Dia, non solo raggiunge il terzo posto nella classifica marcatori della Serie A di quest’anno, ma supera anche Marco Di Vaio come miglior bomber granata di tutti i tempi nella massima serie. Ciononostante i granata ne escono con un altro pareggio e un decimo risultato utile consecutivo che sa di maturazione.


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Pochi cambi di formazioni, tante certezze e forse anche un po’ di stanchezza ma i granata tengono e non perdono terreno. Solo quattro i cambi rispetto a tre giorni fa, ma giusto così: cambiare troppo non sempre ripaga le scelte, e ottima risposta dalla panchina di Sousa, anche con il suo secondo, Victor Sanchez Lladò, il quale dirige bene la squadra in campo.

I titolari in campo

L’inamovibile Ochoa viene spesso chiamato in causa ma poco può sulle tre reti dei toscani. Non è lucidissimo in alcune circostanze come il passaggio fuori misura a Lovato, e sul quale la Fiorentina non ne approfitta. In difesa si fa posto per Lovato al posto di Daniliuc, chiamato comunque ad entrare dopo l’infortunio muscolare di Gyomber, che ha forse accusato un po’ di fatica. Sulle fasce Mazzocchi fa una partita di sacrificio e fa salire la squadra, inoltre ha il merito di procurarsi il rigore trasformato poi da Dia, mentre Bradaric crea e imbuca il senegalese per la prima rete della giornata da parte dei granata.

A centrocampo Coulibaly fa una partita di contenimento e a volte appare fuori categoria, specie quando manda a spasso Barak e Ikoné con una grande sterzata a ridosso dell’area granata. Maggiore, alla sua nona da titolare, ritorna dopo l’ennesimo infortunio seppur fuori ruolo, scelto come compagno della trequarti con Botheim: in due occasioni partecipa ai gol su azione di Dia, attirando su di sé le attenzioni della difesa viola.

I cambi

Si parte già al 14′ con il primo cambio: Gyomber sente un dolore alla gamba e si ferma preventivamente. Lo slovacco è tra i più utilizzati degli ultimi mesi e intelligentemente sa di dover mordere il freno per evitare guai. Al suo posto entra Daniliuc, a freddo. L’austriaco commette alcune sbavature che spesso potrebbero compromettere la gara, e solo grazie ad una prova di spessore del duo LovatoPirola, la difesa rimane a galla.

Kastanos entra al posto di Maggiore ma non dà il suo solito apporto al match evidenziato nelle ultime settimane. Trenta minuti scarsi per Vilhena che entra al posto di Bohinen, ma anche lui non illumina il gioco. L’ultimo ad entrare è Sambia e anche questa è una novità poiché l’ultimo cambio in precedenza, dopo il 90′, risale al 26 febbraio con la staffetta Candreva-Botheim (al 91′ nella gara interna con il Monza, finita 3-0).

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