I Mondiali degli sport acquatici si sono conclusi con la finale del torneo di pallanuoto: Vincenzo Dolce e il Settebello in piscina per conquistare il quinto titolo iridato della storia.
Il salernitano Vincenzo Dolce torna sul podio mondiale
Ultimo atto del torneo di pallanuoto maschile ai Mondiali di Budapest: il difensore salernitano Vincenzo Dolce in vasca per un posto nella storia.
Un epilogo amaro che non può cancellare un percorso comunque esaltante: dopo la grande delusione di Tokyo, la Nazionale italiana torna sul podio ai Mondiali, arrendendosi alla Spagna soltanto ai tiri di rigore. 15-14 il risultato finale per il ‘7’ del CT Lozano.
Partenza da brividi degli azzurri, che incassano subito un gol in controfuga per mano di Granados, a cui si accoda Munarriz. L’Italia si presenta più volte al tiro con Echenique e Cannella, ma concretizza soltanto in superiorità numerica con Di Fulvio. Incassato l’1-3 per mano di Munarriz, la squadra allenata da Alessandro Campagna concretizza due attacchi con l’uomo in più: a segno Cannella e Bruni, 3-3 dopo i primi 8′.
La parità raggiunta a fine tempo, però, non stravolge la trama della partita: gli spagnoli difendono con scrupolo sui 2 metri e puniscono i falli gravi dei rivali. Il 3/3 firmato da Granados e Tahull lancia la Spagna sul 3-6 a metà partita.
Una splendida rimonta dal -4 prima della beffa ai rigori
La situazione sembra precipitare quando il veterano Perrone e un implacabile Granados portano la Spagna per due volte sul +4 (3-7 e 4-8). Un errore del portiere titolare Del Lungo sulla rete di Granados convince Campagna a mandare in vasca il vice Nicosia: le sue parate si riveleranno determinanti nella rimonta dell’Italia. Seppure in difficoltà a uomini pari, il ‘7’ italiano segna per due volte in 6 contro 5 con Cannella e Fondelli. 6-8.
Gli spagnoli ritrovano subito il +3 con Famera, ma non riescono più a trovare la via del gol per merito di un Settebello commovente per intensità e determinazione. Dopo tanti tentativi a vuoto, l’Italia si sblocca in attacco anche con un pizzico di fortuna: la coppia arbitrale assegna un rigore agli azzurri perché la panchina spagnola chiama incautamente time-out durante un’azione offensiva degli avversari. Di Fulvio non sbaglia dai 5 m: 7-9.
L’Italia confeziona il suo capolavoro negli ultimi 4′: Dolce trova la via del gol in diagonale, Presciutti s’inventa un bolide dai 10 metri che sorprende Aguirre. 9-9 con 2′ sul cronometro.
La Spagna non capitalizza gli ultimi due possessi e concede all’Italia persino l’opportunità del sorpasso, che tuttavia resta solo un’ipotesi. L’oro sarà dunque assegnato ai rigori.
Dopo quattro tentativi a segno, Cannella trova l’opposizione di Aguirre. L’errore dell’azzurro è compensato dal palo di Munarriz.
Chiusa la prima tornata sul 4-4, si procede a oltranza: Perrone, Damonte e Granados non sbagliano, Cannella trova ancora sulla sua strada Aguirre. Spagna medaglia d’oro, Italia battuta ma a testa altissima.
Dolce e compagni torneranno in vasca dal 27 agosto al 10 settembre per i campionati europei a Spalato, in Croazia.