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Il derby di Coppa Italia va alla Cavese: sconfitta la Paganese ai rigori

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La Cavese si aggiudica il derby del “Torre” contro la Paganese alla lotteria dei calci di rigore. L’errore di di Faiello è letale, Konate manda i suoi al turno successivo di Coppa Italia Serie D.

Paganese-Cavese, il racconto

Parte meglio la Paganese che nei primi minuti di gioco tenta d’imporre il proprio gioco, con la Cavese abbastanza attendista. Non è la Cavese che si vede in campionato visto che quest’oggi Cinelli ha varato per un ampio turnover facendo anche giocare dall’inizio per la maggior parte calciatori under (ne contiamo ben 7 rispetto ai 4 schierati dalla Paganese. Al minuto 13 la prima occasione è di marca azzurrostellata con Galeotafiore che sugli sviluppi di un calcio d’angolo impegna severamente Ascioti, lo stesso numero 1 aquilotto dopo rischia su un tiro dal limite dell’area di Porzio, palla di poco fuori. Oltre un azione targata Chiarella-Foggia di Cavese vediamo ben poco e quindi continua a prendere campo la Paganese che in due occasioni sia con Orefice e poi con Porzio mettono paura ad Ascioti e regalano un sussulto ai circa 700 tifosi azzurrostellati accorsi al Torre.

La seconda frazione

Il secondo tempo inizia con una Cavese più vogliosa rispetto alla prima frazione di gioco. Ci prova la Cavese al minuto 56 con Foggia, azione manovrata dalla destra da Konate che serve il numero 9 aquilotto, ma la palla va alta sopra la traversa. Pericolosa al minuto 60 la Paganese ancora con Porzio uno-due con Caruso, ma la palla è debole, nessun problema per Ascioti. Al minuto 65 la Cavese tenta la conclusione con Chiarella dopo aver recuperato palla da Setola, il tiro però non desta problemi a Esposito. Partita molto chiusa al Torre dove la Paganese nella prima frazione ha tentato il guizzo per passare avanti, ma la Cavese è stata sagace nel gestire il risultato e gli attacchi della Paganese, nel secondo tempo, invece c’è stato molto più equilibrio dove le due squadre non si sono fatte male. Al minuto 85 l’occasione più nitida per gli azzurrostellati: Setola riesce a mettere un cross in mezzo liberando un calciatore azzurrostellato ma è Cinque che salva con un intervento in scivolata la porta di Ascioti, nell’azione successiva ci provano ancora gli azzurrostellati ma la Cavese dimostra una grande solidità difensiva.

La lotteria dei rigori

Termina senza patemi la gara tra azzurrostellati e biancoblù. I rigori hanno deciso la serie in favore della Cavese che vince ai calci di rigore per 5-4. Decisivo il rigore decisivo di Konate, errore, invece della Paganese con Faiello.
Con questa vittoria la Cavese giocherà in trasferta contro il Casarano gli ottavi di Coppa Italia.


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Il tabellino

Paganese (4-3-3): S. Esposito; Setola, Galeotafiore, G.Esposito, Semonella; Mancino (10′ st Faiello), Langella, De Gennaro (6′ st Caruso); Porzio (30′ st Perulli), Sorgente (13′ st Iannone); Orefice (23′ st Matarese) . A disp.: Pinestro, Celentano, Seghetta, Rocca. All.: Agovino

Cavese (3-4-3): Ascioti; Cinque, Magri, Megna; Rana (31’st Mori), Zenelaj (1′ st Fraraccio), Konate, Collura; Antonelli, Foggia (10′ st Felleca), Chiarella (22′ st Sowe). A disp.: Barone, Piovaccari, Natale. All.: Cinelli

Arbitro: Marin (Portogruaro)
Assistenti: Lombardi (Chieti) – Siracusano (Sulmona)
Ammoniti: Chiarella (C) – Porzio (P)
Angoli: 8-4
Recupero: 0-5

SEQUENZA RIGORI:
Paganese: Setola (Gol) – Langella (Gol) – Iannone (Gol) – Faiello (Sbagliato)
Cavese: Felleca (gol) – Antonelli (gol) – Sowe (gol) – Magri (gol) – Konate (gol)

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Elio Granito
Elio Granito
Giornalista, classe ’95, iscritto all’Albo nazionale dei Pubblicisti, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti del mio carattere risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute con figure di rilievo all'interno del mondo del giornalismo e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".
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