Dopo otto turni di campionato, possiamo tirare le prime somme sul campionato. Oggi ci concentriamo sulle prestazioni dello Scafati Basket, che non sta convincendo del tutto il pubblico di casa.
Scafati Basket: troviamo la luce
Facciamo finta di non aver visto neanche una partita negli ultimi tre anni. Scafati è sempre stata una cittadina fortunata in ambito sportivo e in queste fortune non possiamo che annoverare la squadra cestistica. Anche grazie all’ottima guida di Giorgio Valli – oggi coach del Napoli Basket – Scafati sale in serie A nella stagione agonistica 2005-2006. La prima stagione nella massima serie la squadra gialloblù sfiora i play-off, poi nella seconda retrocede. La seconda promozione in serie A è quattordici anni dopo e da allora, tra alti e bassi, Scafati in serie A ci è rimasta.
Quindi è una Scafati statisticamente vincente quella che abbiamo noi oggi: una squadra che dal 1969 al 2024 ha fatto 5 stagioni in serie A e 3 di queste vengono dagli ultimi tre anni. Come si può definire una squadra del genere se non vincente? E la dirigenza ha anche portato allenatori e giocatori di calibro per tentare la scalata ai play-off: dei coach possiamo nominare Sacripanti e Boniciolli, ma anche Attilio Caja; dei giocatori basta nominare la leggenda del professor Logan o l’attuale stella italiana Andrea Cinciarini. Inoltre è da sottolineare che la dirigenza ha sempre risolto ogni problema relativo al PalaMangano, cosa non del tutto scontato per una piccola squadra italiana. E dunque, dove sono le ombre? Adesso le guardiamo assieme.
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Non tutto è oro quel che luccica
Facendo sempre finta di non aver mai visto una partita di Scafati, soltanto a leggere alcuni di questi grandi nomi del basket italiano associati a Scafati ci chiederemmo come è possiible che in tutti questi anni Scafati sia sempre stata a rischio retrocessione e anche quest’anno fatica a raccogliere i due punti?
Queste sono le ombre di Scafati, una squadra dai continui cali mentali e che non riesce a raccogliere quanto sembra di dimostrare. Scafati è tale quando vince fuori casa contro la Virtus Bologna o in casa contro l’Olimpia Milano, ma è anche la stessa Scafati che perde contro Treviso per 104-75 dando la sensazione di aver giocato solo i primi due quarti di gioco. Non è colpa di Marcelo Nicola, attuale tecnico della squadra, questo è certo: di questi cali ne erano protagonisti i giocatori anche sotto la guida tecnica di Attilio Caja e di tutti gli altri allenatori che hanno avuto in questi anni. E questo si riflette anche sui dati: una squadra che in attacco macina punteggio, ma che in difesa paga lo scotto dell’impreparazione. Riepilogando un po’ queste righe, i tifosi non possono far altro che speare nel fatto che coach Nicola troverà la cura miracolosa per la squadra.