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La Salernitana si veste da Dea e giunge nel porto

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Salernitana ad un passo dalla salvezza matematica. Con la vittoria all’ultimo respiro conquistata contro l’Atalanta la permanenza in massima serie è sostanzialmente in cassaforte.

I granata hanno racimolati 38 punti a tre giornate dal termine, eguagliando il record di punti del 1999. La quota all’epoca non bastò a Di Vaio e compagni in virtù delle quattro retrocessioni previste.

Partita di sofferenza e poi di grande gioia quella disputata contro la formazione dell’ex Gasperini.

Candreva firma il successo con una bordata al minuto 93 che consente ai granata di programmare la prossima stagione senza grossi affanni. Per la matematica manca un punto.

Sotto il diluvio Ochoa e compagni tengono testa ai nerazzurri, più pimpanti nel primo tempo, e poi affondano il colpo nella ripresa.

Ad un anno esatto dal rigore fallito da Perotti ad Empoli nel recupero la Salernitana si riscatta e trova meritatamente tre punti fondamentali per il futuro.

Vittoria firmata da Candreva e dalla capacità di Paulo Sousa. Il tridente pesante Piatek-Dia-Botheim ha limitato le proiezioni dei braccetti orobici, il resto lo hanno compiuto l’estro e l’esperienza dell’ex doriano.

Vendicata anche l’umiliazione degli otto gol dell’andata, subiti sotto un medesimo maltempo. Ai granata ne è bastato uno per sbattere gli orobici fuori dalla zona Champions e pareggiare i conti. Farlo nel recupero amplifica il romanticismo.

Ora testa a Roma, la prima delle ultime tre tappe prima del traguardo. Il record di punti in A rappresenta certamente uno stimolo importante ma anche dimostrare il valore non espresso per alcuni calciatori. La società prende appunti, il futuro è adesso.

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