sabato 20 04 24
spot_img
HomeFrontpageIntervista ad Edoardo Artistico: "La Salernitana è stata la parentesi più importante...
spot_img

Intervista ad Edoardo Artistico: “La Salernitana è stata la parentesi più importante della mia carriera”

spot_imgspot_img

In occasione della partita Salernitana-Monza, abbiamo avuto il piacere di intervistare il doppio ex Edoardo Artistico, ex attaccante di origini napoletane. Un giocatore che è rimasto impresso nella mente degli appassionati di calcio degli anni’90, soprattutto per la sua notevole intelligenza tattica. Ha messo a segno reti in tutte le categorie in cui ha giocato.

Artistico: “Da piccolo stavo sempre col pallone”

Edoardo Artistico, detto “Ciccio”, è nato a Trastevere nel 1969. Nell’arco della sua carriera calcistica ha indossato diverse maglie tra cui quella di: Roma, Monza, Perugia, Salernitana, Torino, Verona, Napoli, Crotone.

Ha esordito con la Maestrelli di Portonaccio e con la Lazio, nel settore Giovanissimi. Successivamente viene acquistato dal Lanerossi Vicenza e poi, ceduto in prestito alla Primavera della Roma. Nel periodo in cui milita nella Top Umbria, gioca anche un’amichevole contro la Nazionale Brasiliana. Nella stagione 1992/1993 gioca nel Monza in coppia con Anselmo Robbiati, contribuendo con 8 reti alla salvezza della squadra brianzola.


Potrebbe interessarti anche:

Nel 1996 torna a giocare nel Perugia e il 24 novembre 1996, debutta in Serie A mettendo assegno il terzo gol per la squadra umbra. Nel dicembre 1996 inizia a giocare nella Salernitana in Serie B, formando insieme a Marco Di Vaio, una formidabile coppia d’attacco. Con la Salernitana, festeggerà la promozione nella massima serie. Successivamente  nel 1998 viene acquistato dal Torino, con cui festeggerà nuovamente la promozione in Serie A.

Nel corso della sua carriera ha subito alcuni stop, a causa di una serie di infortuni  al tendine d’Achille e al tallone, che hanno richiesto delle operazioni chirurgiche. Nel campionato 2001/2002 giocherà con il Crotone di Antonio Cabrini, per poi passare in prestito a Napoli. Dopo aver giocato anche in altre squadre, Artistico chiude la sua carriera nel 2006 nel Latina in Serie C Due.

Come ti sei avvicinato al mondo del calcio e quando capito che avresti voluto diventare un calciatore?

«Da piccolino stavo sempre col pallone e la passione c’è stata da subito. A 11 anni, mio zio mi ha portato ad una società che si chiamava “Maestrelli”, che era il nome dell’ex presidente della Lazio. Lì ho fatto un paio d’anni e poi a 13 sono stato alla Lazio. A 17 -18, alla Roma e da lì, quella per il calcio è diventata oltre che una passione, anche un lavoro.  Ho cominciato a fare il professionista».

Durante la tua carriera hai vestito anche la maglia della Salernitana. Ci potresti raccontare la tua esperienza granata e il  ricordo della promozione in serie A?

«É stata un’annata incredibile. Ho fatto record su record, siamo saliti in Serie A dopo cinquant’anni. La città era galvanizzata da questo risultato e la domenica lo stadio Arechi era sempre pieno. É  stato un trionfo indimenticabile e quindi, diciamo che è stata la parentesi più importante della mia carriera e ne sono orgoglioso».

Domenica prossima verrà disputata la partita Salernitana-Monza. Potresti azzardare un pronostico?

«Al di là che ho giocato con tutte e due le squadre, il Monza è stata la mia prima squadra in Serie B quando avevo quando avevo 23 anni. In questo momento avrebbe più bisogno la Salernitana di fare tre punti, perché il Monza è in una posizione abbastanza tranquilla. La Salernitana aveva 9 punti di vantaggio nella zona salvezza, adesso sono quattro. La situazione si sta complicando e la Salernitana deve giocare in casa con una diretta concorrente».

Nel 1990 hai giocato l’amichevole Italia Brasile, mettendo a segno un grande gol. Ci puoi raccontare l’emozione di quel momento?

«Era una rappresentativa umbra con giocatori di Perugia, Ternana, Gubbio. Affrontammo la Nazionale Brasiliana A 10 giorni dal Mondiale che era piena di campioni. Ci fu questa punizione da 30 metri e, un po’ per l’incoscienza dei vent’anni, ho preso, ho calciato forte in porta e ho battuto Taffarel, facendo tra l’altro un gol partita. Anche se loro ne potevano fare molti di gol, però alla è finita 1-0. É stata una bella esperienza».

Qual è l’attaccante che attualmente ti sta piacendo di più?

«Sono tifoso del Napoli, quindi dire Osimhen sarebbe abbastanza scontato. Mi aspetto qualcosina in più da Bonazzoli, perché credo che sia ancora abbastanza giovane e abbia la giusta esperienza, per poter fare quei gol che serviranno alla Salernitana per salvarsi. É un giocatore che secondo me è completo e spero che dia qualche qualcosina in più. Perché il giocatore c’è e a me piace molto».

spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari