Venerdì alle 20:45 allo stadio “Arechi” si giocherà il match tra Salernitana ed Inter. Analizziamo il gioco di Inzaghi che ha portato la squadra di Milano ad occupare la prima posizione in classifica.
L’Inter di Inzaghi: Una macchina da gol
Questa stagione l’Inter sta vincendo e convincendo. Merito di questi numeri è il gioco di Inzaghi che è riuscito a prendere un’eredità pesante lasciata da Antonio Conte.
L’Inter di quest’anno ha alzato molto il baricentro rispetto a quella della stagione scorsa, dovuto sicuramente all’addio di Romelu Lukaku, che con le sue caratteristiche era perfetto per un gioco più verticale e di contropiede. Al suo posto è arrivato Edin Dzeko, giocatore più tecnico del belga, ma con caratteristiche completamente diverse, che ha costretto Inzaghi a cambiare radicalmente il gioco dei nero-azzurri.
Il tecnico ex Lazio dopo un periodo si assestamento in cui non riusciva a trovare un equilibrio alla squadra che segnava molto, ma subiva troppo, è riuscito finalmente nel suo intento.
Adesso l’Inter nelle ultime quattro partite in serie A ha subito 0 reti e ne ha segnate 11, numeri che la confermano il miglior attacco del campionato ed una delle migliori difese.
Il gioco di Inzaghi: Linea alta e pressing sul portatore di palla
Inzaghi ha portato un lento ma radicale cambiamento nel gioco nero-azzurro, alzando parecchio il baricentro e rendendo l’Inter una squadra meno meccanica e molto più “libera” nelle giocate.
Una delle chiavi tattiche fondamentali del gioco del tecnico nero-azzurro solo le posizioni dei suoi terzi di difesa. I quali agiscono in posizioni molto alte del campo partecipando spesso alla manovra offensiva.
Questa soluzione riesce soprattutto grazie alle caratteristiche dei propri interpreti, in particolare di Alessandro Bastoni, centrale mancini esploso sotto la guida di Conte che con Inzaghi sta trovando più libertà nella fase offensiva.
Il centrale classe 98′ si propone molto sulla zona sinistra del campo, cercando anche dei traversoni interessanti. Un esempio potrebbe essere l’azione del gol del 0-3 di Dumfries contro la Roma.
Bastoni vs Roma, occasione del gol di Dumfries del 3-0 |ph: Serie A Tim Youtube
Fase di possesso: Costruzione
Inzaghi costruisce con una difesa a tre dove Brozovic, il regista della squadra, si abbassa nella linea dei difensori permettendo ai terzi di allargarsi
Il gioco a questo punto può svilupparsi verticalmente, cercando le mezze ali oppure direttamente una delle due punte che viene in contro al pallone, oppure sulle fasce cercando i due quinti i quali hanno una posizione molto avanzata.
La fascia sinistra, occupata da Perisic o Dimarco, è la fascia più votata per l’uno contro uno dove la mezzala accompagna l’azione ed il centrale sinistro si sovrappone agendo quasi come terizno
La fascia destra invece gioca molto con degli scambi di posizione in cui i giocatori dell’Inter tendono, attraverso delle triangolazioni con il pallone, ad eludere la marcatura e creare superiorità numerica.
A differenza del centrale di sinistra, il terzo di destra funziona più come appoggio e raramente si sovrappone sulla fascia o cercando un traversone che possa mettere in difficoltà la difesa avversaria
Fase di possesso: Rifinitura
La differenza sostanziale che ha portato Inzaghi nel gioco dell’Inter è che la zona di rifinitura è occupata da molti più uomini.
Il più delle volte attaccanti come Sanchez o Dzeko scalano sulla linea dei centrocampisti per rifinire l’azione rimanendo comunque 20-25 metri dalla porta avversaria.
A questo punto l’azione si può evolvere o sulle fasce, dove poi si cerca il cross oppure per vie centrali attraverso delle triangolazioni e dei movimenti senza palla volti a liberare un centrocampista per permettergli il tiro al ridosso dell’area di rigore.