Il giornalismo salernitano piange la scomparsa a 88 anni di Gino Liguori, firma di punta de «Il Mattino» a partire dagli anni Sessanta, con fortunate divagazioni in radio e in tv.
Addio a Gino Liguori, penna granata
La “nera” e lo sport: i due mondi di Gino Liguori, il giornalista salernitano morto sabato pomeriggio all’ospedale di Eboli per le complicazioni di un intervento chirurgico.
Nato a Salerno il 3 settembre 1935, Liguori ha seguito per «Il Mattino» i più importanti fatti di cronaca della nostra provincia. Nel suo curriculum spicca l’intervista al boss della camorra Raffaele Cutolo subito dopo il suo arresto ad Albanella nel maggio del 1979.
Potrebbe interessarti anche:
Dalle strade del capoluogo alle tribune stampa, la penna era sempre la stessa: arguta, brillante, ironica. Sì, perché Liguori – al pari di moltissimi cronisti della sua generazione, quando i confini tra i vari settori del giornalismo erano molto meno sfumati di oggi – si occupò a lungo anche di calcio. La Salernitana fu infatti il filo conduttore della sua vita professionale, al punto che fu proprio lui il primo radiocronista dei granata agli albori delle radio libere. Un ricordo venuto a galla in una trasmissione di culto di Telecolore, Angeli dalla faccia sporca:
La Bersagliera, ma non solo: come ha ricordato Gianfranco Coppola in un commosso panegirico, Liguori fu spesso inviato al seguito della Cavese e della Nocerina quando aquilotti e molossi si affacciarono alla ribalta della serie cadetta.
Pur senza abbandonare la carta stampata – era consuetudine trovare i suoi commenti sulle pagine de «Le Cronache» di Tommaso D’Angelo – divenne anche un volto televisivo: Liguori fu spesso ospite dei programmi di informazione di Telecolore, dove discettava con la stessa disinvoltura di Salernitana e di varia umanità.
Una delle sue ultime apparizioni pubbliche risale al novembre 2021, quando ricevette il premio Salernitani DOC nel salone di rappresentanza del municipio.
Lunedì i funerali
I funerali di Gino Liguori saranno celebrati lunedì alle 9 nella chiesa di Gesù Redentore a Pastena.
Alla moglie Annamaria e ai figli Alfonso e Maria Luisa le condoglianze della direzione e della redazione di SalernoSport24.