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Gli uomini più esperti scavano la fossa alla Salernitana: l’analisi del match di Cagliari

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La Salernitana combatte a Cagliari, ma si ferisce ripetutamente con le proprie mani, arrivando a perdere ancora. Ecco l’analisi del match.

L’analisi del match tra Cagliari e Salernitana

Liverani sceglie ancora il 4-3-1-2, grazie al quale la Salernitana sembrerebbe aver trovato un minimo di solidità. Al centro della difesa schiera due esperti, Manolas e Fazio, con Bradaric e Zanoli larghi. In mediana fuori Basic, per far spazio a Kastanos nel ruolo di mezzala sinistra. Ovviamente, resta fuori Dia, mentre Weissman e Tchaouna compongono la coppia d’attacco, supportati da Candreva.

Ranieri schiera i suoi con un 4-3-2-1: sono Gaetano e Jankto a giocare alle spalle dell’unica punta, ossia Lapadula. Il centrocampo è decisamente duttile, essendo composto da due giocatori difensivi, Deiola e Makoumbou, e da un jolly come Nandez. È possibile, infatti, che Ranieri decida di cambiare modulo a partita in corso, abbassando Jankto tra i centrocampisti ed allargando l’uruguayano a sinistra. La difesa a 4 (Zappa, Dossena, Mina, Augello) passerebbe a 3, alzando Zappa e andando a comporre un 3-5-2.


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Il primo tempo

Nel corso dei primi minuti si nota già una soluzione che potrebbe diventare un fattore: Candreva si abbassa spesso in fase d’impostazione, per dare una mano ai tre centrali. Invece, quando ci si avvicina alla porta avversaria, gode di una gran libertà di movimento, potendosi allargare sulla destra.

Una Salernitana coraggiosa e propositiva mette sotto pressione il Cagliari nei primi minuti, ma rischia di subire le ripartenze degli avversari. Infatti, al 14′, è Lapadula a bucare la difesa granata, scattando sul filo del fuorigioco e sfruttando la sua velocità, decisamente superiore rispetto a quella di Manolas e Fazio. Sul gol ci sono delle evidenti responsabilità di Ochoa, che, come sempre, ha tentennato in uscita. Da sottolineare, inoltre, come la difesa della Salernitana si sia fatta facilmente scavalcare nella propria trequarti dal lancio di Zappa.

Al 18′, sulla fascia opposta, si sviluppa un’azione praticamente identica a quella del gol, con un lancio che scavalca la difesa, schierata sulla trequarti, e mette Jankto davanti alla porta. Il numero 21, però, a differenza di Lapadula, non inquadra lo specchio, nonostante un’altra indecisione in uscita di Ochoa. L’assistente dell’arbitro segnala il fuorigioco, ma ciò non modifica la sostanza delle cose: Liverani dovrà apportare dei cambiamenti, per aiutare una difesa troppo lenta.

La Salernitana sbanda dopo l’1-0, ma i suoi leader tecnici provano a suonare la carica poco prima della metà del primo tempo: sono Candreva e Kastanos i più attivi. Il numero 87 sta giocando maggiormente dentro il campo, lasciando la fascia destra a Tchaouna, maggiormente imprevedibile grazie alla sua rapidità. La Salernitana fa girare il pallone e si propone in zona offensiva, ma il Cagliari continua a rischiare di far male in contropiede, costringendo agli straordinari Manolas al 33′.

Al 37′ il Cagliari colpisce di nuovo, giocando in profondità e sorprendendo la difesa granata, schierata sulla trequarti. Gaetano va in porta e segna (con la complicità di Ochoa), ma è in fuorigioco. Circa due minuti dopo, il giovane centrocampista si ripete, saltando troppo facilmente Zanoli e depositando il pallone in porta (ancora in contropiede, stavolta sugli sviluppi di un calcio d’angolo in favore dei Granata). È 2-0: la Salernitana è KO, dopo aver subito due reti evitabili.

Il primo tempo si conclude presentando un quadro alquanto deprimente: la Salernitana si muove bene e fa girare il pallone, ma è troppo scoperta dietro. Liverani è riuscito, in poco tempo, a dare un gioco alla squadra (cosa che mancava con Inzaghi), ma la fase difensiva resta decisamente imbarazzante.

Il secondo tempo

Una mossa per panchina: entra Shomurodov per Gaetano nel Cagliari, mentre Manolas fa spazio a Pirola nella Salernitana. Non cambia nulla dal punto di vista tattico, ma Liverani sta tentando di velocizzare una coppia difensiva troppo spesso sorpresa in profondità.

Il Cagliari va sul 3-0 al 52′, con il gol del subentrato Shomurodov, che trafigge un Ochoa ancora una volta colpevole. Il pallone perso da Fazio in occasione della rete è la fotografia di quest’annata. La Salernitana prova subito a rispondere con un tiro (centrale) di Maggiore, arrivato dopo una bella azione corale.

Ad accorciare le distanze ci pensa Kastanos, imbeccato da Zanoli, 5′ dopo. Dopo la rete del 3-1, il Cagliari non cambia atteggiamento, continuando ad arroccarsi nella propria metà campo, in attesa dell’occasione giusta per ripartire. Sembra non essere la migliore delle idee, dato che la Salernitana segna ancora al 58′, sugli sviluppi di un corner: è Maggiore a mandare in rete il pallone, approfittando dello scarso movimento dei difensori avversari.

Nell’ultima mezz’ora si apre un’altra partita: la Salernitana attacca con convinzione, mentre il Cagliari, impaurito e deconcentrato, cerca (invano) di ritrovare stabilità. I padroni di casa sembrano essere usciti dalla partita e non riescono a farsi valere come prima, restando chiusi nella propria metà campo.

Per mischiare le carte in avanti, Liverani inserisce Simy al 65′, al posto di un invisibile Weissman. Poco dopo, cambia (anche tatticamente) il Cagliari: finisce la partita di Jankto, Nandez e Lapadula, mentre entrano in campo Azzi, Viola e Oristanio. Adesso è 4-4-1-1, con Oristanio e Azzi che si sistemano larghi e Viola che va a supportare Shomurodov.

Il nuovo assetto ha permesso alla squadra di Ranieri di ritrovare solidità, rendendo la vita difficile alla Salernitana, che, al 74′, si sbilancia ulteriormente. Infatti, entra Gomis al posto di Coulibaly. Però, è tutto inutile, poiché, meno di due minuti dopo, Fazio regala il quarto gol al Cagliari, perdendo un altro pallone: è doppietta per Shomurodov, che non segnava da un anno.

Nell’ultimo quarto d’ora più recupero non c’è molto da segnalare, se non un quasi ‘gol olimpico’ di Viola. La Salernitana ci prova, ma non riesce ad impensierire seriamente Scuffet: finisce 4-2 e la squadra granata è sempre più vicina alla retrocessione.

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