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Tazza: “La Paganese è un’ottima squadra, occhio a Faiello”

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Altro derby salernitano all’orizzonte per la Gelbison che questo sabato se la vedrà contro la Paganese, nella sfida casalinga dell’8° turno del Girone H di Serie D.

Intervista a Tazza, giocatore della Gelbison

Sarà una partita speciale per Salvatore Tazza, in quanto ex dell’incontro. L’attuale esterno della Gelbison ha vissuto in passato una breve, ma intensa, parentesi alla Paganese guidata al tempo da un’altra vecchia conoscenza della formazione di Vallo della Lucania, Fabio De Sanzo.


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Le dichiarazioni in vista del derby

Intervenuto ai microfoni della nostra redazione, Tazza ha analizzato l’avvio di stagione dei cilentani. Tra Gelbison, Monticciolo e il suo passato, il calciatore rossoblù ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Dopo le prime due giornate, la squadra si è sbloccata e tu hai avuto un bell’impatto. Sei soddisfatto di questo tuo avvio di stagione?

«Sono soddisfatto dell’andamento, sia mio che della della squadra. Pian piano bisogna cercare di centrare gli obiettivi prefissati di inizio stagione».

Ti sposi bene con le idee di mister Monticciolo?

«Con Monticciolo ho un buon feeling: il mister ha un’idea di calcio da categoria superiore, sono orgoglioso di essere allenato da lui. Posso giocare sia da quinto che da braccetto, in allenamento sono stato provato anche da mezzala. Ognuno di noi ha un compito ben preciso, ma ogni partita è una storia a sé. Quando gioco da quinto mi viene chiesto di spingere, di puntare l’uomo nell’uno contro uno in fascia e crossare per i nostri ottimi attaccanti. Sto cercando di migliorare giorno dopo giorno, soprattutto perché vengo da due anni di difesa a quattro, mentre quest’anno stiamo giocando a tre, dunque dovrò adattarmi al meglio in questa posizione più avanzata».

Come vivrai questa gara da ex azzurrostellato?

«Sento particolarmente questa partita: a Pagani ho dei bei ricordi con persone con cui ho mantenuto ancora i contatti. La partita degli ex è sempre tra le più emozionanti: non vedo l’ora di giocare sabato. Arrivai a gennaio e feci un anno e mezzo sotto la gestione De Sanzo. Disputammo un ottimo finale di stagione, culminato poi con la salvezza».

La Paganese ha dimostrato di avere una rosa importante, anche nelle seconde linee, cosa ti aspetti dal prossimo match?

«Stiamo studiando la Paganese. È un’ottima squadra che pratica un 4-3-3 molto efficace. Giocatori da tenere a bada? Conosco molto bene Faiello, è un calciatore importante per l’intera categoria. De Franco, Esposito, il portiere Pinestro sono altri elementi rilevanti della rosa. Incontro per la prima volta Agovino. Se la Paganese gioca bene e ha idee lo deve anche a lui: non a caso, la squadra si trova ai vertici della classifica».

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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