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Nunziante: “Play-out? Vogliamo conquistare la salvezza”

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Una stagione travagliata vede la Gelbison trovarsi inevitabilmente nell’occhio del ciclone. L’incubo play-out è divenuto realtà, ma nulla è perduto. Gli uomini di Galderisi dovranno sovvertire il trend negativo ritrovando la vittoria: adesso più che mai.

L’intervista a Nunziante, giocatore della Gelbison

La nostra redazione ha avuto il piacere di intervistare uno degli uomini maggiormente utilizzati nel corso della stagione regolare, durante le tre gestioni tecniche, Christian Nunziante.


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Per la Gelbison arrivano i play-out per cercare di mantenere il posto in categoria. Pensi che la squadra possa risalire la china?

«Stiamo lavorando in maniera serena e sappiamo che i play-out non sono semplici. Dovremo mettercela tutta perché il Messina è una buona squadra. La classifica parla chiaro: ci troviamo a soli tre punti dai nostri avversari, quindi la differenza di andamento è simile. Li abbiamo affrontati, conosciamo il loro valore. Noi ci stiamo preparando al meglio per affrontare la doppia sfida».

Come ti è sembrato l’impatto di mister Galderisi e cosa pensi non sia andato nelle precedenti gestioni tecniche?

«Mister Galderisi ha iniziato a dare un’impronta vicina alle sue idee a partire dalla seconda partita, mantenendo il sistema tattico ‘di fiducia’ nel primo incontro. Siamo passati, infatti, dal 3-5-2 alla difesa a quattro. È determinato: ci ha trasmesso la voglia e la cattiveria giusta, nonostante i risultati rivelino il contrario, per affrontare i play-out. La maggior parte delle responsabilità vanno date ai giocatori, rispetto al lavoro svolto dai tre tecnici. Poiché l’allenatore può dare indicazioni, mettere sul terreno di gioco chi ritiene opportuno, ma alla fine in campo scendono i giocatori che devono mostrare la voglia di vincere. Quando le cose vanno male, ognuno deve essere in grado di assumersi le proprie colpe. Durante il percorso l’abbiamo capito e adesso abbiamo voglia di conquistare la salvezza».

Cosa risulterà determinante, secondo te, per rimanere in Serie C?

«Disputeremo due gare complicate, specialmente al ritorno, in trasferta. Così come noi, anche loro non vivono in un clima sereno, vista la situazione. Messina è una piazza calda, esigente. Di sicuro risulteranno decisive la voglia e la determinazione, come detto in precedenza».

Nativo di Cava de’ Tirreni, cosa pensa Nunziante della stagione della Cavese? Credi che riusciranno a portare a termine il discorso promozione?

«Da tifoso della Cavese, essendo nato a Cava, mi auguro che la società, la squadra e la piazza tornino in una categoria che la rappresenti: la Serie C, tra i professionisti. È stata costruita una rosa per vincere subito, composta da giocatori di spessore e credo che meritino la promozione per i risultati ottenuti sul campo. Ha mantenuto il primato in classifica finora e penso che sia il giusto riconoscimento per l’ottima stagione disputata».

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Elio Granito
Elio Granito
Sono un ragazzo di 28 anni, laureato in “Scienze delle attività motorie, sportive e dell’educazione psicomotoria”, prossimo a conseguire il secondo titolo, quello specialistico. Creativo, perfezionista, ambizioso. Mi ritengo una persona educata, sensibile, assertiva e altruista. Aspetti risultati sinora determinanti nelle varie relazioni avute all'interno del mondo del giornalismo, con diverse figure di rilievo, e, soprattutto, per comprendere il reale valore, la potenza e il dono di ogni singola parola. Amo il giornalismo pulito, che ha necessità di essere raccontato. Generalmente parlo di calcio, ma ho piacere di spaziare su più fronti. Il mio desidero più grande resta quello di migliorare le mie capacità puntando all’eccellenza. Basi solide, pragmatismo e pensiero creativo: sono le peculiarità sviluppate principalmente in questi anni in cui ho compreso l'amore e la passione per la divulgazione di pensieri, messaggi e valori positivi, utilizzando come strumento lo sport e la mia "penna".

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