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Gabriele De Feo (FIDAL Salerno): “L’atletica salernitana è in salute”

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Un movimento in crescita dopo i due anni dell’emergenza sanitaria, la sinergia con le scuole e le istituzioni per il futuro: il presidente della FIDAL Salerno, Gabriele De Feo, analizza in esclusiva per il nostro sito lo stato dell’atletica della nostra provincia.

Gabriele De Feo in esclusiva: “Siamo in ripresa”

Il rilancio dell’attività su pista, gli ostacoli che rallentano il ritorno delle gare su strada, l’orgoglio per i risultati degli atleti di punta: il numero 1 del comitato provinciale della FIDAL, Gabriele De Feo, è stato intervistato in esclusiva da SalernoSport24.

Presidente, qual è la situazione dell’atletica salernitana dopo il biennio segnato dalla pandemia?

«Il nostro movimento è in ripresa e ha imboccato la via d’uscita dalla fase più difficile. Da quando è entrato in carica il nuovo direttivo, il numero di società affiliate è salito da 23 a 27. Nel complesso, i risultati di Tokyo 2020 hanno avuto un effetto positivo anche dalle nostre parti: tanti bambini e ragazzi hanno ricominciato ad affollare i campi di gara. Anche se non tutte le competizioni sono tornate in calendario, l’atletica ha ripreso a correre».

Iniziamo dalla pista: che cosa possono dare all’intero movimento i due nomi più in vista dell’atletica salernitana, Giuseppe Filpi e Roberto Orlando?

«Da colonnello dell’Esercito, mi sta a cuore la parola esempio. Questi due atleti possono essere un esempio per i nostri ragazzi. Se Filpi è rientrato da poco all’Atletica Agropoli, Orlando ha conservato un legame strettissimo con la scuola del giavellotto di Battipaglia, pur gareggiando per la Virtus Lucca. Non c’è dubbio che i corpi militari siano più attrezzati. Tuttavia, le nostre società devono continuare a essere un faro per i giovani».

Nonostante i segnali di ripresa arrivati negli ultimi mesi, l’attività su strada ha decisamente segnato il passo.

«I numeri attuali delle competizioni su strada non possono essere presi del tutto in considerazione, perché il 2022 sarà comunque un anno di transizione. Organizzare un grande evento come una maratona o una mezza maratona ha bisogno di tempo e di tanti accorgimenti».

A suo avviso, che cosa serve per stimolare un sincero interesse per la pratica sportiva tra le generazioni più giovani?

«Le ricette non garantiscono sempre il massimo risultato. Tuttavia, posso dire che stiamo operando a tutto campo, anzitutto in materia di infrastrutture: per esempio, daremo pieno sostegno al comune di Cava de’ Tirreni per la riqualificazione della pista del “Simonetta Lamberti”. L’anno scorso è stato riaperto un campo di prim’ordine a Nocera Inferiore. Com’è noto, a Salerno è stata avviata la procedura di omologazione del “Vestuti».

Quali azioni sta portando avanti il comitato nelle scuole?

«Stiamo provando ad avvicinare il maggior numero di ragazzi all’atletica tramite il progetto Scuola Attiva, nel quale sono impegnati 6 o 7 istruttori che seguono gli studenti nelle ore di lezione. In secondo luogo, dobbiamo creare le condizioni perché i ragazzi siano sostenuti nel loro percorso di crescita: l’esempio, da solo, non basta. Al tempo stesso, considerati i budget, è necessario puntare sulla qualità».


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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.
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