La Juve Stabia è a caccia di punti per la zona play-off, tra le sue armi in attacco c’è quel Gabriele Artistico ex obiettivo di Gianluca Petrachi e nipote dell’ex bomber della Salernitana, Edoardo. I Granata affronteranno le Vespe nel derby campano della 17ª giornata di Serie B allo stadio “Arechi”.
L’arma segreta di Pagliuca è Gabriele Artistico?
La Salernitana affronta la Juve Stabia per la diciannovesima volta nella storia. Tra le file della squadra gialloblù c’è l’attaccante Artistico, classe 2002, cresciuto nel settore giovanile del Parma. Ha iniziato la sua carriera nei campionati minori, vestendo le maglie di Monterosi, Gubbio, Renate e Virtus Francavilla in Serie C. Quest’anno il ‘nipote d’arte’, che arriva in prestito dalla Lazio, ha fatto il salto in Serie B, firmando con la Juve Stabia, dopo che un trasferimento alla Salernitana non si è concretizzato all’ultima ‘curva’ del mercato.
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Il suo impatto è stato immediato: all’esordio in campionato contro il Bari, è entrato al 77′ e ha segnato il suo primo gol appena quattro minuti dopo. Successivamente, contro il Pisa, ha fatto lo stesso, realizzando una rete appena otto minuti dopo il suo ingresso in campo. Con due gol, un cartellino giallo in Coppa Italia e due in campionato, Artistico ha mantenuto una media voto di 7.5. Si sta confermando uno dei giovani più promettenti della categoria e dimostrando prestazioni di alto livello.
Le tradizioni familiari
Artistico, il nipote d’arte che segue le orme dello zio Edoardo nel calcio professionistico. Cresciuto nel solco di una tradizione calcistica di successo, Gabriele Artistico porta avanti l’eredità di famiglia. Suo zio, Edoardo, ha calcato i campi del calcio italiano negli anni ’90 e 2000, ha indossato le maglie di Vicenza, Salernitana, Torino, Hellas Verona e Napoli.
Oggi, Gabriele, classe 2002, sembra seguire le orme dello zio, portando avanti quella stessa passione e talento che hanno segnato la carriera di Edoardo. Con il suo impegno e la determinazione, il giovane attaccante sta cercando di scrivere una propria storia nel mondo del calcio, con l’ambizione di emergere come un nome di rilievo, proprio come è stato per lo zio nel panorama calcistico italiano.