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Ciro Ferrara: “Salernitana, sei pronta per lottare fino alla fine”

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Ciro Ferrara, record man di presenze della Salernitana e omonimo del più celebre difensore di Napoli e Juventus, commenta il campionato dei granata e ricorda il suo passato da calciatore.

L’ex vice-allenatore della Juve Stabia dopo l’esperienza in panchina insieme a Fabio Caserta in quel di Castellamare, ha collezionato ben 269 partite ufficiali giocate in maglia granata. Ora in attesa di una nuova chiamata per poter tornare in panchina, segue con passione la sua Salernitana.

Ciro Ferrara: “La Salernitana potrà lottare fino alla fine”

Ferrara ha parlato dell’attuale campionato che sta disputando la Salernitana e ha elogiato l’operato di Castori. Passaggio anche sul Napoli e sul momento che attraversa Gennaro Gattuso.

Come commenta il campionato finora disputato dalla Salernitana?

«La Salernitana sta disputando un ottimo campionato come era nelle previsioni…si trova in una buona posizione di classifica e ha un’ottima rosa. La squadra si sta comportando bene e credo che lotterà fino alla fine. Vedo, tra le altre, l’Empoli favorito perché ha un organico molto valido ma ho fiducia in questa Salernitana».

E su Fabrizio Castori?

«Fabrizio Castori è un bravo allenatore che mette bene la squadra in campo… conosce la categoria e i calciatori della Serie B. Un uomo concreto che bada alla concretezza e fa delle ripartenze il suo punto di forza, applicando un’ottima fase difensiva… delle volte non sempre si può giocare ma bisogna badare al sodo».

Da ex Napoli, come giudica il lavoro di Gattuso?

«Gattuso porta avanti questa immagine di sé che si è creato da calciatore di uomo grintoso e duro ma credo che da allenatore voglia liberarsi di questa etichetta. Lui è uno che fa giocare la squadra con circolazione di palla e costruzione da dietro. Si tratta di un calcio più moderno e diverso da quello che si aspettano tutti nel vedere una formazione brava solamente a reagire e non a creare».

«Quest’anno a condizionare l’operato dell’allenatore del Napoli è stata sicuramente l’emergenza COVID-19 e i tanti infortuni in casa azzurra. Questi fattori lo hanno allontanato momentaneamente dalla corsa scudetto». 

“Salerno, un’esperienza unica con grandi calciatori e la bolgia del Vestuti”

Ciro Ferrara ha legato la sua carriera in campo a Salerno e alla Salernitana. Un ricordo indelebile nella sua mente e soprattutto nel suo cuore.

Cosa ci racconta dei suoi anni a Salerno?

«Sono stato a Salerno per diversi anni, in cui ho gioito per traguardi importanti come la promozione in Serie B nella stagione 1989-1990 e quella in Serie A nel 1997-1998. Ricordi eccezionali e direi irrepetibili… come la bolgia durante le partite allo stadio “Vestuti“».

«Ho giocato vicino a grandi calciatori… uno di questi è stato Agostino Di Bartolomei che ricordo con affetto. Era un grande calciatore e una persona disponibilissima»

Calcio moderno, Ferrara: “Basta scimmiottare i grandi allenatori”

L’allenatore classe 1967, ci fornisce un parere anche sui cambiamenti del calcio negli ultimi anni, profondamente mutato con l’introduzione di nuovi modi di giocare. Per Ferrara si dovrebbe tornare ad insegnare nei settori giovanili più tecnica e tattica individuale.

Come è cambiato il calcio in questi anni?

«È cambiato tantissimo: in primis, quest’anno la pandemia ha influenzato non poco il calcio nostrano. Basti pensare alla scorsa stagione quando siamo retrocessi con la Juve Stabia…la pausa dettata dalla pandemia ci ha tagliato le gambe e abbiamo pagato un caro prezzo». 

«In secundis: il calcio in generale ha subito un cambiamento radicale. Da quando ho smesso, noto che non si insegna come una volta la tecnica e la tattica individuale… in passato era molto importante per la crescita e l’esperienza dei giocatori. Oggi si guarda di più all’aspetto atletico».

«Molti vogliono scimmiottare i grandi allenatori moderni e i settori giovanili hanno subito un’involuzione. Si dovrebbe tornare a lavorare con i giovani attraverso la tecnica e si dovrebbe puntare di più sugli italiani». 

“Non vedevo l’ora di uscire da scuola per ammirare Maradona a Soccavo”

Ciro Ferrara, come viene riportato negli almanacchi è cresciuto nelle giovanili del Napoli e tra il 1985 e il 1986 ha avuto la fortuna di condividere il campo di allenamento con Diego Armando Maradona. L’ex calciatore napoletano ricorda con affetto gli anni in azzurro al cospetto del “Pibe”.

Il suo ricordo di Diego Armando Maradona?

«Un ricordo magnifico. L’ho conosciuto quando ancora ero nella primavera del Napoli e ho avuto la fortuna di giocarci insieme. Ho un ricordo eccezionale di quegli anni. Non vedevo l’ora di uscire da scuola per poterlo vedere e fare gli allenamenti».

«Trattava la palla come nessuno al mondo, sembrava l’avesse incollata al piede. Chi giocava con lui nel tempo è cresciuto tecnicamente. Tutti hanno beneficiato del suo talento come noi giovani. Ci ha lasciato tanto e ci ha dato tanto. Il nostro rammarico è che non ha fatto la carriera che meritava in virtù delle sue doti… se ne è andato troppo presto».


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