Editoriale: una “stonata” Salernitana viene “diretta” male anche in tribuna
Nel match dell’Arechi abbiamo assistito ad un granata sbiadito che a fronte dei tanti incitamenti avvenuti negli ultimi giorni che hanno accompagnato il match forte delle dichiarazioni avvenute da chi dice di aver “salvato” il colore granata da una eventuale estinzione, il campo ha dichiarato tutt’altro. E’ una Salernitana un pò stordita quella che gioca contro il Cittadella, arrivata anche poco carica (forse) visto i quindici minuti di silenzio che piovevano dalla Curva Sud Siberiano. Il silenzio spesso fa più rumore degli incessanti cori. L’attacco è in letargo da un bel pò tanto è vero che nessuno dei singoli offensivi ha raggiunto la doppia cifra. Il Cittadella rifila tre reti ai granata, reti che sono accompagnate anche a modo di “direttore d’orchestra” da chi, almeno ai microfoni, difende a spada tratta questa città, questa maglia e questa squadra. Il co-patron Claudio Lotito mantiene a ritmo i cori dei tifosi granata contro di lui quasi contento dell’importanza riservatagli. E’ l’ennesima beffa, soprattutto se il campo non da soddisfazioni ed è inutile rimarcare la frase “se non ci fosse stato lui a quest’ora non saremmo qua”. La dignità è una cosa, il riconoscimento altro, e i tifosi sanno benissimo entrambi i punti. Si sperava nell’ennesima salvezza e invece dovremmo attendere almeno il match contro il Brescia e le restanti partite per poi ringraziare, ancora una volta, l’ennesimo campionato fatto di “salvezza” come una squadra mediocre e senza importanza e poi testa al… progetto! Dove e cosa vogliamo fare per evitare di tornare a casa sempre con l’amaro in bocca? Chissà se il cavalluccio avrà mai risposta.