martedì 14 02 23
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Verona amara: i “cambi” di Nicola non convincono

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La Salernitana di Davide Nicola esce sconfitta per 1-0 dal “Bentegodi” di Verona, inguaiando la sua situazione di classifica con le inseguitrici che riducono il distacco. I granata sono apparsi spenti e poco incisivi, ottenendo la seconda sconfitta consecutiva nel giro di una settimana. I tre punti di Lecce sono un ricordo e le scelte di tecnico tornano a far discutere.

Davide Nicola cambia uomini e modulo ma…

All’ingresso in campo delle due squadre, Nicola prova a sorprendere un po’ tutti. Con un coperto 4-4-2, l’allenatore granata, tra turnover e motivi tecnici, mette in campo una formazione rivisitata in ogni reparto. Si parte dalla porta con il ritorno tra i pali di Sepe, costretto a rimanere in panchina dopo l’incredibile avvio positivo di Ochoa, ma anche la difesa vede la presenza di Pirola al posto di Sambia. A centrocampo fuori Coulibaly per dare spazio alla prima da titolare di Crnigoj. Davanti, come fatto capire in conferenza stampa, tocca a Bonazzoli far rifiatare Piatek.

Mancanza di personalità e lucidità: la Salernitana non sa reagire

Contro un Hellas Verona in forma e molto propositivo, serviva una squadra gagliarda e capace di rispondere colpo su colpo alle folate offensive dei padroni di casa, ma gli uomini di Nicola hanno nuovamente deluso. La sconfitta, ha messo in evidenza una Salernitana distratta e incapace di dettare i ritmi della partita. Neanche i volti nuovi in campo hanno dato quel brio in più alla manovra. I campani si sono consegnati, troppo facilmente, al gioco gialloblù e non hanno mai avuto la forza di ribaltare i momenti della gara.


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Oltre alla mancanza di reazione dopo il gol subito, a far preoccupare è l’approccio della squadra in un match così cruciale ai fini dell’obiettivo salvezza. Quell’aggressività e quella voglia mostrata nella vittoria di Lecce, è sparita, nuovamente, nel nulla.

La gestione della partita di Nicola

Un Bonazzoli anonimo, una linea difensiva disordinata e messa in crisi dal bel gioco sulle fasce dei gialloblù e un centrocampo troppo passivo, portano alla bocciatura riguardo le scelte fatte, inizialmente, da Nicola. Il mister se ne accorge e già al 57′ cambia la sua formazione, tornando ai soliti uomini fidati. Con l’ingresso di Coulibaly, la Salernitana trova quella prestanza fisica in mezzo al campo che fino a quel momento non aveva avuto. Piatek e Dia, come coppia maggiormente affiatata, regalano gli unici acuti di una prestazione collettiva molto povera, ma non basta per niente. Nicola e i tifosi ora tremano.

Manuel Chiariello
Manuel Chiariello
Laureato magistrale in Corporate Communication & Media presso l'Università degli Studi di Salerno, coltivo la mia forte passione per il mondo della comunicazione in tutte le sue sfaccettature. Innamorato del giornalismo sportivo, mi occupo di radiocronache calcistiche e della gestione, come vice, dell' ufficio stampa della Polisportiva Santa Maria Cilento.
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