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Verona amara: i “cambi” di Nicola non convincono

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La Salernitana di Davide Nicola esce sconfitta per 1-0 dal “Bentegodi” di Verona, inguaiando la sua situazione di classifica con le inseguitrici che riducono il distacco. I granata sono apparsi spenti e poco incisivi, ottenendo la seconda sconfitta consecutiva nel giro di una settimana. I tre punti di Lecce sono un ricordo e le scelte di tecnico tornano a far discutere.

Davide Nicola cambia uomini e modulo ma…

All’ingresso in campo delle due squadre, Nicola prova a sorprendere un po’ tutti. Con un coperto 4-4-2, l’allenatore granata, tra turnover e motivi tecnici, mette in campo una formazione rivisitata in ogni reparto. Si parte dalla porta con il ritorno tra i pali di Sepe, costretto a rimanere in panchina dopo l’incredibile avvio positivo di Ochoa, ma anche la difesa vede la presenza di Pirola al posto di Sambia. A centrocampo fuori Coulibaly per dare spazio alla prima da titolare di Crnigoj. Davanti, come fatto capire in conferenza stampa, tocca a Bonazzoli far rifiatare Piatek.

Mancanza di personalità e lucidità: la Salernitana non sa reagire

Contro un Hellas Verona in forma e molto propositivo, serviva una squadra gagliarda e capace di rispondere colpo su colpo alle folate offensive dei padroni di casa, ma gli uomini di Nicola hanno nuovamente deluso. La sconfitta, ha messo in evidenza una Salernitana distratta e incapace di dettare i ritmi della partita. Neanche i volti nuovi in campo hanno dato quel brio in più alla manovra. I campani si sono consegnati, troppo facilmente, al gioco gialloblù e non hanno mai avuto la forza di ribaltare i momenti della gara.


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Oltre alla mancanza di reazione dopo il gol subito, a far preoccupare è l’approccio della squadra in un match così cruciale ai fini dell’obiettivo salvezza. Quell’aggressività e quella voglia mostrata nella vittoria di Lecce, è sparita, nuovamente, nel nulla.

La gestione della partita di Nicola

Un Bonazzoli anonimo, una linea difensiva disordinata e messa in crisi dal bel gioco sulle fasce dei gialloblù e un centrocampo troppo passivo, portano alla bocciatura riguardo le scelte fatte, inizialmente, da Nicola. Il mister se ne accorge e già al 57′ cambia la sua formazione, tornando ai soliti uomini fidati. Con l’ingresso di Coulibaly, la Salernitana trova quella prestanza fisica in mezzo al campo che fino a quel momento non aveva avuto. Piatek e Dia, come coppia maggiormente affiatata, regalano gli unici acuti di una prestazione collettiva molto povera, ma non basta per niente. Nicola e i tifosi ora tremano.

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