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Centrocampisti della Salernitana: i migliori e peggiori tre dell’era Lotito

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Presentiamo i migliori e i peggiori tre centrocampisti della Salernitana nell’era Lotito. Tra chi ha deluso e chi ha fatto bene: partiamo dai migliori tre. 

Salernitana: Akpa Akpro, il migliore dell’era Lotito

Tra i migliori centrocampisti dell’era Lotito, non si può non parlare di Akpa Akpro. Giunto a Salerno alla fine del mercato invernale come svincolato e reduce di infortunio, ha avuto difficoltà ad ingranare. Solo cinque le presenze collezionate fino a giugno. Riuscirà a riscattarsi parzialmente nella stagione successiva collezionando 23 presenze.

Ancora una volta sono gli infortuni che impediscono al ivoriano di fare il salto di qualità che tuttavia arriva con la gestione Ventura. Nella sua ultima annata a Salerno realizza due gol importantissimi contro Cosenza e Juve Stabia e marca 31 presenze. Probabilmente il centrocampista più forte dell’era Lotito.

Francesco Di Tacchio, il capitano alla guida del centrocampo

Nella lista de “i migliori e i peggiori tre centrocampisti dell’era Lotito Mezzaroma” degno di menzione è sicuramente il capitano. Non avrà il piede elegante, tuttavia sia in campo che fuori trasmette sicurezza e la giusta cattiveria agonistica. Arrivato a Salerno nel agosto del 2018 diventa il perno del centrocampo granata fino ad oggi.

Realizza un gran gol contro il Padova e soprattutto trasforma il rigore decisivo contro il Venezia nella sfida play-out del 2019. La gioia più grande arriverà tuttavia due anni dopo conquistando la Serie A. Oggi vanta 121 presenze tra i più presenti del era Lotito.

Francesco Montervino e la sua grande grinta

Chi ha seguito la Salernitana anche nei momenti più bui, non può certo dimenticare Montervino. Nonostante il fallimento, accetta di ripartire dalla serie D con il Salerno Calcio. Colleziona ben 113 presenze e otto gol. Conclude l’esperienze con il calcio giocato nel 2014 proprio con la maglia granata.

Curioso un episodio che lo vede protagonista in un Aversa Normanna-Salernitana del 2013. Dopo aver ricevuto una serie di insulti dai sostenitori di casa, segna il gol vittoria ed esulta in modo provocatorio.

Centrocampisti della Salernitana degni di menzione

Bisogna ricordare tra i migliori centrocampisti anche Manolo Pestrin, presente in tutte le esperienze granata dell’era Lotito. Sofian Kiyine che con le sue giocate ha stupito Salerno. Non si può infine dimenticare Joseph Minala, celebre per il gol vittoria al 96esimo contro l’Avellino.

Signorelli e Della Rocca sul podio dei peggiori

La Salernitana acquistò Signorelli per la necessità di un centrocampista che avrebbe consentito ai granata il salto di qualità. Nonostante le grandi aspettative a Salerno deluse profondamente. Il venezuelano collezionò 21 gare ma non riuscì ad imporsi. Dopo l’esperienza a Salerno, una parabola discendente con Voluntari, Vibonese e Turris in cui colleziona 39 presenze in tre anni.

Della Rocca, invece, arriva a Salerno nel 2016. Nonostante un campionato discreto in precedenza con il Perugia, non riuscirà mai ad esprimere il suo potenziale. Trovò comunque spazio, collezionando 36 presenze e due gol ma deluse le aspettative. Dopo la cessione al Padova nel 2018, chiuderà la carriera nel 2019.

Di Gennaro alla Salernitana, il flop dei flop di Lotito

Senza dubbio è sicuramente il più grande flop dell’era a Lotito per il reparto di centrocampo della Salernitana. Doveva essere il ‘colpaccio’ del mercato estivo. Prelevato in prestito dalla Lazio nel 2018, Di Gennaro non riuscì ad integrarsi e viene fermato da numerosi infortuni. Nelle nove presenze collezionate non mette in mostra quanto di buono fatto a Cagliari e tornerà in casa madre. Oggi ha 33 anni e lotta per il ritorno in Serie B con la maglia del Bari.


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Paolo Panebianco
Paolo Panebianco
Appassionato di storia, scrittura e Salernitana. Credo nello sport come motivo di integrazione e di crescita dell'individuo. Sempre credere nei propri sogni.

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