Anche l’ultima possibilità per evitare la retrocessione è svanita: dopo sette stagioni, la OMEPS BricUp Battipaglia saluta la serie A1 femminile di basket.
Basket, A1 femminile: la OMEPS saluta la massima serie
Secondo e ultimo capitolo dei play-out della A1 femminile di basket.
Le speranze erano davvero pochissime, ma è stato sufficiente il primo quarto per capire che la OMEPS BricUp Battipaglia non avrebbe avuto chances contro Broni. Le ragazze allenate da Federica Di Pace sono infatti state sconfitte dalle lombarde per 69-41.
Debutto da brividi per le arancioblù, letteralmente freddate dalle tiratrici avversarie: una dopo l’altra, vanno a segno Togliani, Orazzo e Davis Reimer. Battipaglia colleziona soltanto ferri e palle perse. Al contrario, la squadra allenata da Alessandro Fontana prende facilmente il largo con Madera e Davis. Un solo canestro dal campo per la OMEPS in 10′ di gioco, tabellone impietoso: 26-3.
A questo punto, le pavesi possono giocare a briglia sciolta: non per niente, Broni amplia le rotazioni e concede spazio alle specialiste del secondo quintetto. Dal canto suo, Battipaglia riesce finalmente a scuotersi: sortite (comunque isolate) di Potolicchio, Bocchetti e Dione. In ogni caso, il bilancio resta perennemente in rosso: Orazzo e Davis consolidano lo scarto fino al 40-18 di metà corsa.
Con il risultato oramai compromesso, Battipaglia cerca di salvare perlomeno l’onore: la giovanissima Seka si batte più di tutte in attacco, seguita a ruota dalle veterane del gruppo. Tuttavia, si tratta di una fiammata del tutto estemporanea: Ianezic e Davis ricacciano indietro le salernitane fino al -17 di fine terzo quarto. 52-35.
Non c’è tempo neppure per l’ultimo assalto: Broni piazza un parziale di 10-0 al ritorno sul parquet e timbra la sentenza definitiva. Dopo sette anni a buon livello, la PB63 saluta la serie A1.
Una stagione disastrosa
Ci sarà tempo e modo per analizzare le ragioni di una simile disfatta. In questa sede, ci limitiamo a riportare i freddi numeri: nelle ultime due stagioni, Battipaglia ha perso 42 delle 47 gare giocate. Molto probabilmente, senza la pandemia, la retrocessione sarebbe arrivata già nella passata stagione.
Resta da capire quale potrà essere il futuro di una società che, nelle ultime stagioni, ha avuto il merito di lanciare ad alto livello diverse giocatrici (su tutte, l’azzurra Olbis Futo André). Chissà che non siano proprio le giovani – perlopiù schierate in serie B – a dare una nuova chance a una piazza che ha pagato a caro prezzo errori di programmazione (cinque allenatori in otto mesi: troppi) e di costruzione del roster, come dimostrato dalla fuga notturna di Hersler e Melgoza.