Vittorio Parigini, insieme a Francesco Di Tacchio, è stato il primissimo calciatore a soccorrere Patryk Dziczek in Ascoli-Salernitana. Il 24enne scuola Torino ha rivissuto, dopo il triplice fischio, l’episodio di ieri.
Parigini nel post-partita rivive il dramma di Dziczek
Vittorio Parigini è stato, insieme a capitan Di Tacchio, uno dei primi a soccorrere lo sfortunato Patryk Dziczek sul terreno del “Del Duca”. L’attaccante dell’Ascoli, infatti, ha subito provato a prestare i soccorsi al 22enne granata, da lui stesso visto rialzarsi con fatica prima di franare al suolo.
Ecco le sue parole rilasciate al sito ufficiale bianconero, nel quale ha anche commentato il risultato maturato nel corso dei 90 minuti.
«E’ una sconfitta che pesa abbastanza perché in settimana ci eravamo preparati al meglio per vincerla, non è stata una delle nostre migliori partite, dispiace. La Salernitana è un’ottima squadra, si è chiusa molto bene dopo il vantaggio, abbiamo faticato a fare il nostro gioco.
L’episodio di Dziczek? Ero girato di schiena, avevo appena passato la palla a Cangiano, poi mi sono voltato, ho visto il ragazzo che si alzava e cadeva, Di Tacchio gridava e quindi mi sono precipitato subito a tenergli la lingua».
Tra paura, sgomento ed incredulità, complimenti a questo calciatore che, senza esitare, ha soccorso il giovane avversario. Si sente spesso parlare di “eroi”, Parigini, Di Tacchio, lo staff medico dell’Ascoli e l’ambulanza, nel fare ciò che magari la paura non consente, hanno dimostrato di meritare quest’appellativo.
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