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Le parole di Arturo Di Napoli in vista di Empoli-Salernitana

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In occasione di Empoli-Salernitana, prevista per Lunedi 8 maggio 2023 e  valevole per la 34ª giornata di Serie A 2023-2024, SalernoSport24 ha avuto il piacere di porre alcune domande ad un doppio ex, il bomber Arturo di Napoli.

Arturo Di Napoli: “Sono tanto affezionato a Salerno”

Come anticipato, in vista della gara allo Stadio Comunale “Carlo Castellani” tra Empoli e Salernitana, SalernoSport24 ha intervistato un doppio ex, Arturo di Napoli.

L’esperienza di Arturo Di Napoli all’Empoli, risale alla prima parte della sua carriera e precisamente alla stagione 1998-1999. Parentesi felice dati gli 11 gol in 25 partite, ma con un retrogusto di amarezza, per il calciatore originario di Napoli, con il quale l’Empoli retrocede in Serie B.

Per quanto riguarda, invece, la parentesi granata. Di Napoli, nel luglio 2007 viene acquistato dalla Salernitana firmando un contratto triennale. Durante il campionato di Serie C1 realizza 21 reti, portando i granata alla preziosissima vittoria del girone B e alla meritata promozione in Serie B, conquistando anche il titolo di capocannoniere. Nel campionato successivo,  riesce con circa 13 reti a dare il suo apporto alla società granata che ottiene la salvezza nello scontro diretto all’ultimo turno di campionato, in casa del Mantova.

Data la sua storia con i colori granata, quale dei suoi 34 gol ricorda con maggiore enfasi?

«Quello con l’Ancona è stato il gol che ci ha proiettato per la vittoria del campionato, è stato eccezionale per come è avvenuto e in seguito ricordo benissimo che la curva si è infiammata tantissimo ed ha iniziato a cantare e li non c’è stato più gioco da parte dell’Ancona».

Cosa pensa dell’avvento di Paulo Sousa sull’impostazione di gioco della Salernitana e del suo contatto con i giocatori?

«Io credo, come ho detto più volte, che Paulo Sousa abbia portato innovazione nel mondo granata…Si nota che è un allenatore propositivo e  che si aggiorna. Ha una forte mentalità internazionale anche perchè conosce più lingue e ciò non dico che abbia semplificato il compito, ma sicuramente con i giocatori ha un contatto più diretto. Sicuramente è un allenatore che prova a fare la partita indipendentemente da dove si trova… sia a Torino con la Juve sia a Milano con l’Inter. Questo alla lunga paga».


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Ponendo lo sguardo sul match odierno, come crede che potrà evolversi la gara tra Empoli e Salernitana?

«Sono due squadre che ormai, a parer mio, sono fuori dai giochi retrocessione, nel senso che le partire che mancano sono poche. Tuttavia, la vittoria del Verona ha messo un pò di pepe su tutta la situazione, ma credo che manchino davvero pochi punti…ciò non toglie che sarà un gara importante in quanto comunque è uno scontro diretto».

Che ricordi porta con sé relativamente ai tifosi granata e all’atmosfera dell’Arechi?

«Devo dire che sono ricordi quotidiani, nonostante il tempo passato. Si è creato tra me e la Società un rapporto eccezionale, che va al di la della parentesi calcio. Sono tanto affezionato a Salerno e alla Salernitana, e devo dire con sincerità che ogni volta che vengo mi fanno sentire a casa e ciò mi fa emozionare davvero tanto…Chi mi tocca la Salernitana, trova un muro per quanto mi riguarda».

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