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Arechi Rugby: le parole del presidente Roberto Manzo tra presente e futuro

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Abbiamo avuto il piacere di intervistare Roberto Manzo, presidente dell’Arechi Rugby, che ha condiviso con noi considerazioni per il campionato passato e obiettivi per il futuro.

Le parole di patron Manzo

L’Arechi Rugby ha concluso da poco il campionato di serie B ottenendo una salvezza che dimostra l’impegno e la voglia che la società ha avuto e continua ad avere nel corso degli anni. Con il presidente Roberto Manzo abbiamo parlato proprio della permanenza nella seconda categoria e di quali obiettivi ha intenzione di porsi nella prossima stagione, avendo sempre un occhio sul movimento giovanile salernitano. Ecco le sue parole.


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Avete concluso la stagione centrando la salvezza. Quali sono le sue considerazioni sulla stagione che si è appena conclusa?

«L’obiettivo che ci eravamo posti quest’anno era quello di una salvezza tranquilla. A metà campionato, guardando i punti che avevamo conquistato, il nostro obiettivo era quasi raggiunto. Poi abbiamo avuto una serie di infortuni e sconfitte non previste che ha reso il tutto un po’ più difficile. Nonostante questo abbiamo ottenuto meritatamente la permanenza nel campionato di serie B, e siamo molto soddisfatti di questo».

Come affronterete invece la prossima stagione e quali obiettivi sperate di ottenere?

«Sicuramente affronteremo il prossimo campionato con maggiore consapevolezza. Quest’anno abbiamo avuto il problema di una rosa poco profonda, quindi lavoreremo molto su questo. Siamo una squadra da metà classifica e continueremo a puntare ad una salvezza tranquilla, almeno fino a quando non riusciremo a sviluppare un’under 18 che possa fornire ricambi di continuo».

L’Arechi Rugby punta molto anche sul settore giovanile. Si ritiene soddisfatto del lavoro svolto con i ragazzi?

«Una società sportiva senza giovanili non ha futuro. Io infatti sono molto soddisfatto ed orgoglioso del nostro movimento giovanile che purtroppo, anche a causa del covid, si ferma all’under 16. Abbiamo però un movimento di minirugby molto attivo che fa raggruppamenti in tutta Campania e formazioni giovanili su cui punteremo nei prossimi anni».

Promuovete molte attività soprattutto nelle scuole. Qual è stato il riscontro ottenuto tra i giovani?

«Il riscontro nelle scuole è stato molto positivo. Molti giovani hanno conosciuto il divertimento e le caratteristiche di questo sport e si sono avvicinati alla palla ovale. Il nostro sport, inoltre, da un punto di vista valoriale è molto forte perché si fonda su principi di fratellanza e sacrificio. Insomma, uno sport di squadra a tutto tondo che può essere d’esempio per tutti».

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