Nel tardo pomeriggio scoccherà l’ora che molti aspettano, il derby tra Salernitana e Napoli in massima serie. Che sia una gara sentita non ci sono dubbi, e giocarla nel campionato più bello del mondo, non ha prezzo per la città di Salerno. Per i tifosi qualunque derby, che sia stracittadino o regionale comunque vuol dire tanto: in termini di supremazia, sportivamente parlando, territoriale e gli sfottò, il colore del tifo.
Salernitana-Napoli: dalla coda alla testa
Partiamo dal presupposto che questo è un testacoda dove da una lato c’è una squadra che si è consolidata negli anni in serie A con una società si spessore che ha ridato il giusto lustro ad una città, tra le più importanti del Sud Italia; dall’altra una neo promossa che si trova in questo momento senza una società, con una squadra costruita, sui ‘pagherò’ che cerca di salvarsi nella speranza che il prossimo futuro societario sia roseo.
I valori in campo
Tecnicamente non c’è partita. Sia per l’approccio al campionato avuto dal Napoli che per la rosa della Salernitana, un roster già di per scarno, è anche falcidiato da infortuni. Una situazione che sta costringendo gli stessi giocatori a non rifiatare mai.
I numeri in campionato di Salernitana e Napoli
C’è una cabala ai quali ci si affida spesso, specie nel calcio: il Napoli non ha mai vinto a Salerno in campionato; andando a ritroso, l’ultima partita giocato fra i due club risale al campionato 2003-04. Era la serie B, e alla guida dei granata, in quell’aprile di sedici anni fa, c’era un giovane Stefano Pioli, ora allenatore di un Milan, antagonista proprio di questo Napoli. Quella squadra granata riuscì con i denti a strappare un punto, poi decisivo, per la salvezza.
Dal campo agli spalti
I tifosi del Napoli non sono stati ‘invitati’, ma idealmente seguiranno la loro squadra. Ad oggi le due città sono il baluardo calcistico del Sud Italia, e si spera che si stringerà un unione fra le due, per salvaguardare questo patrimonio conquistato con i denti.
Comunque andrà a finire, si assisterà ad uno spettacolo di tifo, senza problemi di ordine pubblico, considerando che tante famiglie con ragazzini saranno sugli spalti.