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Spagna intoccabile per Dolce e il Settebello

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Una classica della pallanuoto mondiale: Vincenzo Dolce e il Settebello in vasca a Zagabria per la semifinale dei campionati europei contro la Spagna.

Vincenzo Dolce e l’Italia sconfitti dalla Spagna

Una sconfitta senza attenuanti per Vincenzo Dolce e l’Italia della pallanuoto, che lasciano sul piatto (almeno per ora) le speranze di qualificazione olimpica dopo il 7-4 subito per mano della Spagna.

4 gol in 32′, nessuno a uomini pari: la fotografia della serata storta della Nazionale, che si è letteralmente schiantata contro la difesa schierata dal CT Martin e il muro eretto dal portiere Aguirre, battuto soltanto una volta nei primi tre tempi.


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La tardiva reazione nel quarto periodo – con gli azzurri risaliti fino al 6-4 – non ha ribaltato l’andamento di una partita controllata anche sul piano emotivo dagli spagnoli, che hanno messo la sordina ai due uomini più temuti del “7” italiano, Edoardo Di Somma e Francesco Di Fulvio, e non hanno concesso una sola controfuga ai rivali.

Sebbene la difesa sia cresciuta nel corso della gara, l’Italia è stata sistematicamente punita con l’uomo in meno (3/4 nei primi 10′ di gioco). I numeri impietosi dell’attacco, poi, tradiscono le enormi difficoltà della squadra allenata da Alessandro Campagna, che non è quasi mai riuscita a costruire buoni tiri sul corto raggio, tant’è vero che le prime due marcature di Velotto e Condemi sono arrivate dalla distanza.

In una serata piuttosto grama per il Settebello, Vincenzo Dolce è salito di livello nella seconda parte di gara, presentandosi anche in un paio di occasioni al tiro. Tuttavia, non si può sorvolare sull’errore del difensore salernitano in occasione del 6-2 segnato da Granados, lasciato tutto solo davanti a Marco Del Lungo.

Martedì la sfida per il bronzo

Come detto nei giorni scorsi, la sensazione è che il Settebello abbia viaggiato per tutto l’Europeo sulle montagne russe: tralasciando l’allenamento agonistico con la Georgia, l’Italia ha giocato due partite impeccabili (con Grecia e Montenegro) e altrettante in totale balìa degli avversari (Ungheria e Spagna).

Dunque, qual è il vero volto dell’Italia? La campagna croata ha dato indicazioni contrastanti: quando riescono a imporre il proprio gioco, gli azzurri hanno pochi rivali al mondo. Il discorso cambia quando devono fronteggiare la fisicità di squadre più giovani o particolarmente aggressive.

E ora? La finale per il bronzo contro la perdente di Ungheria-Croazia – in programma per martedì pomeriggio alle 16.30 – è pur sempre l’occasione per arricchire la bacheca (e tornare sul podio continentale dopo 10 anni). Tuttavia, il vero obiettivo resta la qualificazione per il torneo olimpico di Parigi: l’ultima chance si presenterà ai Mondiali di Doha (Qatar), che si disputeranno dal 2 al 18 febbraio,

4 posti da assegnare e tante Nazionali – a cominciare da quelle europee momentaneamente escluse dai Giochi – che si daranno battaglia: Campagna, Dolce e tutti gli altri dovranno farsi trovare pronti. Il tempo per correggere la rotta non è molto, ma è legittimo avere fiducia in un gruppo che, negli ultimi anni, ha sempre frequentato l’élite della pallanuoto mondiale.

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Carmine Marino
Carmine Marino
Nato a Battipaglia nel 1986, dal 2004 si è occupato di cronaca, attualità, cultura e sport per «Il settimanale Unico» e «Il Quotidiano della Basilicata». Telecronista di calcio, basket, calcio a cinque e pallavolo per alcune televisioni locali del Basso Salernitano, dal 2016 è speaker di manifestazioni sportive amatoriali di atletica e ciclismo, per le quali cura anche le attività di ufficio stampa. Già collaboratore fisso del «Il Quotidiano del Sud - L'altravoce dei ventenni» e di ventiblog.com, attualmente è caporedattore di SalernoSport24 per gli sport di squadra e le discipline olimpiche. Dal 4 dicembre 2023, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania. Insegnante di italiano e storia nelle scuole superiori, ha pubblicato saggi e recensioni in volumi collettanei e su riviste di storia contemporanea. Dalla primavera del 2023 è socio della Società italiana di storia dello sport.

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