mercoledì 24 04 24
spot_img
HomeFrontpageSalernitana-Milan: l'analisi tattica dei rossoneri di Stefano Pioli
spot_img

Salernitana-Milan: l’analisi tattica dei rossoneri di Stefano Pioli

spot_imgspot_img

Dopo una serie di annate di grandissima difficoltà e incertezze nella gestione societaria il Milan e riuscito a rialzarsi, affidando le rediti del progetto del club nelle mani di Maldini e Massara. La grande intuizione dei due dirigenti e stata senza dubbio quella di ingaggiare l’allenatore parmigiano Stefano Pioli, che al netto del lavoro fatto fino ad oggi non può essere escluso come fautore del rinnovamento del club. Proprio nella giornata di domani allo stadio “Arechi” si terrà Salernitana-Milan. Analizziamo quindi lo stile di gioco dei rossoneri di Stefano Pioli.

Fase di costruzione

Nella fase di costruzione il Milan di Pioli parte con un 4-2-3-1 con i rossoneri che alternano la costruzione dal basso con quella diretta e cambiando la struttura di gioco in base ai movimenti dei giocatori. In fase di costruzione la squadra inizia l’azione con quattro difensori e un centrocampista (Tonali o Bennacer) che si abbassa dentro la linea difensiva e con l’esterno basso (Theo Hernandez) che si accentra ed agisce da centrocampista, compito che viene svolto in alternanza con l’esterno basso opposto (Calabria), mentre l’esterno offensivo si posiziona alle spalle dell’attaccante. Si evidenzia quindi una grande mobilità dei giocatori difensivi che possono ricoprire più posizioni in campo.

A testimoniare il coinvolgimento del pacchetto arretrato è il contributo che viene dato dal portiere Maignan, che proprio nella scorsa stagione ha dimostrando le sue qualità non solo nel mantenere la porta inviolata ma anche palla al piede, vestendosi in più di un occasione da playmaker cercando il giocatore più libero per impostare l’azione. Il francese, che causa infortunio non ci sarà nella trasferta di domani, si è rivelato un elemento cardine riuscendo a sostituire l’eredità lasciata da Donnarumma.


Potrebbe interessarti anche:


Sviluppo di gioco

Superata la prima pressione nello sviluppo di gioco la catena più utilizzata è quella di sinistra. Una costante interessante e l’abbassamento del trequartista (Brahim Diaz) verso la zona di centrocampo, l’esterno sinistro rimane largo e il terzino sfrutta lo spazio lasciato dai due calciatori.

Come già detto tutta la fascia di sinistra si è rivelato un reparto efficace, grazie a due giocatori come Leao e T. Hernandez, che grazie alla loro intelligenza tattica riescono a sovrapporsi e creare azioni decisive nell’out di sinistra: con il portoghese che si abbassa per venire in contro al centrale di sinistra per prendere palla e puntare l’avversario, il numero 19 francese si alza sulla fascia per sfruttare le sue caratteristiche di velocità e corsa per portare su di sé l’uomo.

Un altro giocatore che si è dimostrato decisivo in questo Milan è stato senza dubbio Olivier Giroud. Oltre il suo apporto sulle palle alte il suo gioco spalle alla porta si è rivelato importante per la manovra della squadra, sa proteggere la palla dimostrando un grande spirito di sacrificio lavorando anche per i compagni. Senza contare che nella sua avventura al Milan ha collezionato 57 presenze 23 gol e 9 assist.

Fase di non possesso

I principi di Pioli rimangono invariati le dinamiche dei movimenti cambiano però a seconda delle situazioni o delle strategie di partite. In fase di non possesso il Milan e una squadra che difende in maniera aggressiva attuando un pressing alto. La squadra rossonera crea densità centralmente: l’attaccante e il trequartista si posizionano sulla stessa linea, i centrocampisti seguono le mezz’ali avversarie e gli esterni offensivi seguono i terzini avversari, con l’obiettivo di impedire il giro palla nella zona centrale del campo.

spot_img
spot_img
spot_img

Notizie popolari