Si anima il mercato della Scafati Basket in vista del prossimo campionato di Serie A. Le intenzione sembrano chiare: lottare per difendere ciò che si è conquistato.
Scafati Basket, il mercato porta pezzi da novanta
Il salto di categoria è importante, ma la società dell’agro non nasconde le proprie ambizioni, portando in gialloblù due pezzi da novanta. In particolare, si tratta di due statunitensi con una lunga carriera, in grado di portare anche esperienza alla squadra allenata da coach Rossi.
Il primo annunciato in ordine di tempo è l’esterno Myke Henry, classe ’92. Un giocatore completo, con un rendimento costante e con grandi doti difensive. Il suo curriculum parla chiaro, ha una grande esperienza nei campionati europei, con una parentesi anche nella nostra serie A nella stagione 2020/21 dove ha vestito la canotta dell’Allianz Trieste. Proprio nell’esperienza friulana mise a segno 11 punti, 4 rimbalzi e 1,1 assist di media in 36 gare di stagione regolare.

Il secondo arrivato è invece l’esperto playmaker Julyan Stone, classe ’88. Il giocatore in arrivo da Venezia è dotato di notevole prestanza fisica e di grandi qualità difensive, oltre ad una innata capacità di far girare la squadra e di una buona visione di gioco. L’esperienza lagunare gli ha permesso di militare nel massimo campionato italiano, ma anche nelle coppe europee, dimostrando il suo assoluto valore sul parquet.

Le dichiarazioni dei nuovi arrivati
Entrambi si sono espressi sulla nuova avventura in gialloblù. In particolare, Henry ha dichiarato: «Sono felice di far parte di questa squadra, ho scelto questo club perché abbiamo ambizioni simili, vogliamo infatti dimostrare entrambi la voglia di dare il massimo in ogni partita. Mi piaceva l’idea di tornare a giocare in Italia, dove in passato sono stato davvero bene. Voglio competere ad alto livello e continuare a spingermi su nuovi e più alti livelli».
Mentre Stone ha riferito: «ho scelto Scafati perché tutti i membri della società con cui ho parlato mi sono apparsi fortemente motivati a crescere e irremovibili sull’essere mentalmente duri. Mi hanno chiarito che non è solo la società, ma anche i tifosi a condividere la stessa tenacia e passione. L’allenatore mi ha sfidato a crescere e ad essere più leader rispetto a quanto già lo sia, ed era esattamente ciò di cui avevo bisogno di sentirmi dire. Voglio divertirmi di nuovo a giocare a basket e penso che questo sia il posto perfetto per farlo. Ho intenzione di condividere con società e compagni una mentalità vincente, creando una nostra forte identità di squadra. I miei obiettivi sono vincere più partite possibili e crescere insieme, mattone dopo mattone. Sono grato al proprietario, al general manager e all’allenatore per aver creduto in me».
Due colpi importanti per la società guidata da patron Longobardi che dimostra le intenzioni di difendere con tutte le forze la categoria conquistata nella stagione appena conclusa.