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Ciro Polito: “Il punto conquistato con il Verona può dare entusiasmo”

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In vista del match SassuoloSalernitana in programma domenica 26,ore 15:00, abbiamo raggiunto telefonicamente il doppio ex Ciro Polito.

Sassuolo-Salernitana, Polito: “Nel ’97-’98 promozione gloriosa in Serie A”

Ciro Polito è un ex giocatore della Salernitana, di ruolo portiere. Inizia la trafila nelle giovanili della Salernitana. Nel ’97 viene aggregato come terzo portiere nella prima squadra, con l’allora allenatore Delio Rossi. I granata in quella stagione otterranno la promozione in Serie A a cinquant’anni dall’ultima ed unica apparizione nella massima serie. Nel 2009 ritorna a vestire la maglia granata e vi resterà due anni. Nel 2014,invece,la sua esperienza a Reggio Emilia, con la maglia del Sassuolo. Nel 2016 appende gli scarpini al chiodo e assumerà l’incarico di direttore dell’area tecnica della Juve Stabia. Attualmente è direttore sportivo del Bari.

Salernitana nelle giovanili e Salernitana nel 2009: che ricordi ha di quegli anni?

«Ho dei ricordi belli e brutti. I belli sono quelli che nascono nel settore giovanile facendo anche parte della gloriosa promozione in A nella stagione 97’-98’. Ero un ragazzino, ho partecipato poco, però ci sono stato sempre. Dopo sono ritornato nel momento peggiore della storia del club. Mi son trovato dentro un vortice e sappiamo tutti come è finita. Non è stato il massimo ritornare in quel momento. Nel 2016 c’è stata una piccola parentesi per tornare, però saltata, non so neanche le motivazioni precise, poi ho iniziato un altro percorso che è quello da dirigente sportivo».

Manca ancora più di un mese al match con il Napoli. Secondo lei come può essere il derby dentro e fuori dal campo?

«Il derby è sempre bello giocarlo, ce ne sono stati tanti negli ultimi 30 anni. Sicuramente c’è differenza di squadra in questo momento. Il Napoli che lotta per i piani alti, Salernitana che lotta per i piani bassi, però ha sempre un gusto particolare ed è bello viverlo. Dentro al campo, per un giocatore della Salernitana fare uno sgambetto al Napoli rimarrebbe sicuramente nella storia».

Domenica ci sarà Sassuolo-Salernitana…

«Quest’anno il Sassuolo lo vedo un po’ in una fase di stand-by, ha vissuto dei momenti un po’ particolari anche per i giocatori che hanno fatto parte dell’Europeo, vincendolo ed avendo richieste, quindi fino agli ultimi giorni di mercato non si è ben capito se potessero andare via o rimanere. Boga ha fatto capire di voler andare in un grande club, quindi si rimane anche con giocatori scontenti. Quest’anno i neroverdi hanno anche perso un grande allenatore come De Zerbi. Un allenatore top che è riuscito a dare al Sassuolo una mentalità propositiva sempre, anche perdendo, ha sempre messo in difficoltà tutte le squadre avversarie. Anche Dionisi è un ottimo allenatore, nelle categorie inferiori, partendo dalla C, ha sempre fatto ottimi campionati. In Serie A deve ancora dimostrarlo. Sono due idee di calcio diverse, quindi è normale non essere partiti forti come negli ultimi anni.

Troverà una Salernitana che contro il Verona, ha recuperato meritatamente una grandissima partita. Il punto conquistato, perdendo 0-2 in casa, dà entusiasmo ed è motivo di rincorrere una salvezza difficile ma non impossibile. Tre squadre devono andare giù, c’è sempre la possibilità di salvarsi».

Attualmente è direttore sportivo del Bari. In campionato siete partiti molto, è soddisfatto della squadra che ha costruito?

«Sì, sono soddisfatto anche se oggi ci troviamo in un vortice. In ogni partita c’è da vincere sempre, quindi non ci possiamo mai accontentare di niente. Bisogna pensare subito alla prossima partita».


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