Si ripropone il problema degli impianti sportivi per la città di Salerno. In particolare, è saltata all’occhio la mancanza delle pensiline delle panchine dello storico Vestuti nel corso di un match di rugby.
Salerno: le società sono abbandonate
Problema noto, quello relativo agli impianti sportivi della città di Salerno, ma risalito alla ribalta per un problema insorto durante una partita dell’Arechi Rugby, dove in assenza delle pensiline delle panchine gli atleti hanno dovuto utilizzare gli ombrelli per ripararsi dalla pioggia. Del problema se n’è discusso durante la trasmissione Zona Cesarini condotta da Marcello Festa sui canali in streaming de “Il giornale di Salerno”. Durante la puntata sono state analizzate, con l’aiuto degli ospiti, vari problemi relativi alla città capoluogo.
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A presenziare il programma del 18/12 sono intervenuti il direttore sportivo della Salerno Ponteggi ’92 (squadra di basket femminile che milita in A2) Aurelio De Sio, il dirigente della Arechi Rugby Vittorio Cicalese e il presidente del main sponsor della squadra di Pallamano Genea Lanzara Angelo Grimaldi. Condotti egregiamente dal collega Marcello Festa, gli ospiti hanno avuto mood di raccontare il loro punto di vista riguardo la vetustà degli impianti sportivi della città.
In particolare, andando ad analizzare le sedi delle squadre si evince che il capoluogo non offre palazzetti a livello per affrontare campionati di interesse nazionale. Basti pensare che la Power Basket, compagine di basket maschile che milita in serie B nazionale, è stata costretta a migrare nelle ultime due partite al palazzetto di Capriglia, perché il PalaSilvestri di Matierno non era stato omologato. Il problema non riguarda solo il basket, ma anche altre discipline sportive, come il già citato rugby, con lo storico Vestuti ormai abbandonato a se stesso, e gli sport acquatici, con la piscina Vitale che ha problemi storici che si ripropongono nel corso del tempo.
Il comune ha sempre proposto dei progetti strabilianti per risolvere i problemi, tuttavia oltre a presentare il rendering si continua a rimandare di anno in anno l’inizio dei lavori. Ovviamente questa situazione crea un blocco negli investimenti nello sport ed è un dato di fatto che chi vuole puntare seriamente a innalzare il livello delle compagini salernitane ha sempre dovuto affrontare la questione dell’impiantistica, e in molti casi è stato costretto a gettare la spugna.
Quale futuro?
Un quadro catastrofico, dato che a Salerno sembra sia solo presente la Salernitana su cui si basano molte delle politiche destinate allo sport (ma con la relativa calma). Mentre tutte le altre compagini devono in qualche modo arrangiarsi. Purtroppo, questa è solo la punta dell’iceberg, perché le difficoltà dello sport a Salerno partono da molto lontano e il dato più impressionante è che c’è una carenza fondamentale anche a livello locale che mina dalle fondamenta l’idea di riunire i giovani nello sport. Occorrerebbe sicuramente ripartire dagli spazi di quartiere per fare in modo che i giovani possano praticare dello sport che oltre a creare aggregazione è anche una delle basi per il benessere psico-fisico dell’individuo.
In ogni caso, il comune sta tentando in qualche modo a migliorare la situazione e si spera che con il tempo la situazione migliori, partendo dai grandi progetti annunciati e che dovrebbero partire a breve. Tutto ciò sperando che la realizzazione di tali strutture siano il catalizzatore per una nuova politica di rilancio dello sport nel comune capoluogo.